Martedì, 5 dicembre 2017

I ritmi della percezione. La realtà si vede come un film

Pubblicati su PNAS i risultati di uno studio di Luca Ronconi e David Melcher del CIMeC di UniTrento

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Prosegue la ricerca di base sul cervello, per scoprirne sempre più a fondo i meccanismi di funzionamento. Un recente studio ha puntato l’attenzione sulla velocità diversa con la quale il cervello lavora, in altre parole sulla coesistenza di più ritmi nell’attività cerebrale che portano a effetti diversi sulla percezione. 

La ricerca fa parte del progetto ERC "Construction of perceptual space-time" (“Costruzione dello spazio-tempo percettivo”) ed è stata pubblicata in questi giorni su PNAS - Proceedings of the National Academy of Sciences, prestigiosa rivista scientifica statunitense, organo ufficiale della United States National Academy of Sciences. 

L’articolo, pubblicato con il titolo “Multiple oscillatory rhythms determine the temporal organization of perception", è disponibile in modalità open access.

Il primo autore è Luca Ronconi, assegnista di ricerca al CIMeC (Centro Mente/Cervello dell’Università di Trento). Tra i firmatari dell’articolo c’è anche David Melcher, principal investigator del progetto ERC e professore del CIMeC.

La raccolta e la rielaborazione degli stimoli visivi è importante per mettere in atto risposte efficienti ovvero per evitare di mettersi in pericolo, per orientarsi nella direzione voluta e così via. Poiché le informazioni che arrivano dall’esterno sono molte e complesse, il sistema percettivo mette in atto un campionamento del flusso a intervalli di tempo regolari.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa