Il primo “Google Event in Trento”, svoltosi il 5 maggio scorso a Povo, promosso dal colosso dell’informatica Google e dall’Università di Trento, è stata un’occasione per ricercatori dell’Università e di Google per incontrarsi, esporre i propri progetti e immaginare insieme le nuove frontiere della ricerca nell’ambito del Natural Language Processing.
Tra gli argomenti affrontati dai relatori, ad esempio, gli approcci automatici per elaborare l’informazione presente nei social media. Questi metodi hanno una grande importanza e molteplici applicazioni. Per esempio, per molte industrie è sempre più importante sapere in tempo reale quale sia la propria reputazione e per riuscirci occorrono tecniche raffinate che consentano di estrarre informazioni e opinioni di un grande numero di utenti. Inoltre, il coinvolgimento diretto degli utenti in siti come YouTube produce un gran numero di commenti che possono offrire informazioni demografiche per integrare ciò che si trova nei profili pubblici.
Altro argomento affrontato è stato quello della possibilità di abbinare parole e immagini: i motori di ricerca permettono oggi di inserire una frase o una parola e ottenere una lista di siti che la contengono. In alcuni casi propongono anche immagini che contengono la parola cercata nella didascalia. A volte, tuttavia, la frase cercata non appare abbinata ad una foto. Inoltre oggi è impossibile sapere cosa sia raffigurato in un’immagine di cui non sappiamo nulla: trovare un modo di codificare la relazione tra parole, immagini e, in futuro, video permetterebbe di rendere le ricerche su internet più semplici ed efficaci, oltre ad avere una grande rilevanza per gli studi cognitivi.
Infine, uno dei grandi problemi di molti programmi è quello di non essere in grado di capire gli usi creativi del linguaggio. Ironia, humor, e altre inclinazioni della comunicazione umana sono stati finora trascurati dalla ricerca nel campo dell’elaborazione del linguaggio naturale.
Sviluppare algoritmi in grado di capire le sfumature del linguaggio umano renderebbe il rapporto tra uomini e computer più semplice e divertente.