Lunedì, 21 maggio 2018

Trasparenza: collaborazione UniTrento e ANAC, Autorità nazionale anticorruzione - per la formazione, la ricerca e l’innovazione

A Palazzo di Giurisprudenza il convegno su “Azioni collettive, strumenti di integrità e trasparenza per il contrasto della corruzione nel settore pubblico e privato”

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Buone prassi amministrative e imprenditoriali messe in campo per contrastare opacità e inefficienze, evitare strozzature burocratiche, sgombrare il campo da sospetti generalizzati.

Ne sono state presentate molte durante il convegno su “Azioni collettive, strumenti di integrità e trasparenza per il contrasto della corruzione nel settore pubblico e privato” che si è svolto venerdì 18 maggio al Palazzo di Giurisprudenza.

Teoria e pratica si sono intrecciate.

Sono state proposte riflessioni sui temi della corruzione e dell’anticorruzione da più prospettive e con approcci diversi. Quindi l’attenzione si è spostata sulle soluzioni costruite sui risultati della ricerca “Curiamo la corruzione”, la rilevazione Censis dedicata a percezioni, rischi e sprechi in sanità.

Non è mancato il contributo delle istituzioni e dell’Università nella formazione di una cultura della legalità: in questa direzione muove la collaborazione tra Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e Ateneo trentino per realizzare percorsi di formazione, di studio, di ricerca e sensibilizzazione sui temi della legalità, dell’etica pubblica e della trasparenza.

Tra gli strumenti che si possono applicare agli appalti pubblici ci si è soffermati sui nuovi Patti di integrità proposti da Transparency, le prassi sperimentate dalle grandi aziende nei rapporti con i fornitori, ora trasferibili anche alle micro, piccole e medie imprese.

Un approfondimento è stato offerto dalla tavola rotonda, moderata dal giornalista Emilio Casalini, alla quale hanno partecipato Pasquale Profiti (magistrato), Alberto Pierobon (assessore regionale), Ivano Maccani (generale della Guardia di Finanza), Lorenzo Picotti (professore universitario) e Nicoletta Parisi (Autorità nazionale anticorruzione).

Un tema di grande attualità, quello della trasparenza nella gestione delle risorse, che riguarda anche il mondo della formazione e le università. È di pochi giorni fa l’emanazione di un Atto di indirizzo in materia di anticorruzione da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che invita specificamente gli atenei e gli istituti di ricerca ad adottare misure per contrastare eventuali fenomeni di corruzione e di conflitto di interessi. Il documento, che è disponibile sul sito del MIUR e che è stato inviato ai rettori degli atenei italiani, offre per la prima volta una linea comune di intervento al sistema accademico su un tema particolarmente sensibile come quello dell’anticorruzione e della trasparenza.

Positivi, a fine giornata, i commenti di Transparency International Italia e di Anac. 

Il convegno è stato organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento (con l’apporto dell’Osservatorio di Diritto comunitario e nazionale sugli appalti pubblici) e da Transparency International Italia, nell’ambito del progetto “Curiamo la corruzione”, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

I dettagli nel comunicato stampa