Giovedì, 2 aprile 2015

Inizia ufficialmente il mandato del rettore Collini

Dal 1 aprile

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Il rettore Paolo Collini (Foto Roberto Bernardinatti - Archivio Università di Trento)Inizio ufficiale per il mandato del rettore Paolo Collini. Il decreto ministeriale, infatti, ne dispone la nomina a far data dal primo aprile. 

L’avvio dei sei anni alla guida dell’Università di Trento cade mentre il professore si trova impegnato in una missione in Giappone, per presentare l’Ateneo trentino al mondo accademico e industriale giapponese durante il convegno “Italy meets Asia”, ma soprattutto per lavorare alla costituzione del Polo universitario italiano a Kyoto.

«L’Università di Trento – spiega il rettore Paolo Collini – è tra i promotori di questo progetto, avviato lo scorso anno a Kyoto dall’Università di Trieste. Con pochi altri (la Sissa - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e le Università di Padova, Venezia, Brescia e Udine) abbiamo proposto all'Ambasciatore Domenico Giorgi l'idea che ora ha trovato il pieno sostegno del MAE, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale».

L’obiettivo condiviso dai promotori del progetto con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e l’Ambasciata d’Italia a Tokyo è valorizzare la componente accademica italiana presente nella regione giapponese del Kansai (dove si trovano città come Kyoto, Osaka e Kobe). Nel protocollo d’intesa, il Memorandum of Understading (MoU), che è in via di definizione si legge: «Con il Polo universitario italiano di Kyoto, gli atenei italiani e le istituzioni di ricerca avranno a disposizione un’antenna di primo ordine che potrà fornire supporto ed expertise sul campo per individuare i partner più appropriati per singoli progetti di ricerca o accordi di collaborazione e per lo scambio di studenti e ricercatori».

È prevista l'istituzione della “Italian School of Advanced Sciences of Kyoto” (ISASK) per la scienza, la tecnologia e la medicina, che dovrebbe operare sul modello dell'ISEAS, la Scuola Italiana di Studi sull'Asia Orientale deputata invece alle scienze umane e sociali. Lo scopo è favorire la collaborazione tra Italia e Giappone in ambito accademico, scientifico e tecnologico, favorire lo scambio di ricercatori, post-doc e dottorandi tra istituzioni universitarie e di ricerca italiane e giapponesi; incrementare programmi bilaterali di mobilità per studenti e laureati; promuovere l’offerta didattica delle università italiane in Giappone; attivare progetti di ricerca congiunti nell’ambito di Horizon 2020; valorizzare nel contesto economico-imprenditoriale giapponese i risultati delle ricerche condotte negli enti di ricerca italiani.