Martedì, 28 aprile 2015

Tanti motivi per sostenere la ricerca e le iniziative per i giovani

Con il 5xmille all’Università di Trento hai l’opportunità di dare il tuo contributo

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La possibilità di devolvere il 5xmille dell’Irpef agli istituti di ricerca e alle università è stata rinnovata anche per quest’anno.

Finanziare la ricerca è importante perché

“Sono assegnista di ricerca in diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento. Mi occupo di trasferimento tecnologico e di conoscenza nel contesto accademico. Proprietà intellettuale, contratti e diritti fondamentali come la libertà accademica, rappresentano temi centrali della mia ricerca. La ricerca universitaria finanziata con denaro pubblico gioca un ruolo fondamentale per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, sociale ed economico. Occorre garantire che la ricerca possa essere, almeno in parte, finanziata pubblicamente. Un modello sbilanciato verso la privatizzazione potrebbe minacciare la libertà accademica e quindi di ricerca, insegnamento e disseminazione dei risultati. Sembrano prospettabili scenari nei quali gli attori privati governano sia le linee di ricerca, che le modalità di disseminazione dei risultati. In campo farmaceutico, per esempio, ricerche destinate alla cura di malattie rare potrebbero lasciare spazio a ricerche più profittevoli.”

Valentina Moscon – avvocato, assegnista di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento

“La ricerca costituisce unaLorenzo Giovannini delle principali risorse che consentono a un Paese di rimanere competitivo nel mercato globale, di restare al passo con i Paesi più avanzati, di garantire il benessere e il livello di vita di una popolazione. Nonostante questo, il nostro Paese è da anni agli ultimi posti per finanziamenti pubblici e privati a favore della ricerca, situazione che penalizza soprattutto i giovani, che, come me, hanno deciso di percorrere questa strada nonostante le difficoltà, mossi soprattutto dalla passione. Per questi motivi è importante finanziare la ricerca, per rendere meno precario il futuro di ragazzi che nel loro piccolo cercano di contribuire allo sviluppo e al benessere della nostra società.”

Lorenzo Giovannini – assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento

Barbara Poggio“Come coordinatrice di un progetto europeo (GARCIA) che cerca di sostenere i percorsi accademici delle giovani e dei giovani ricercatori, penso che finanziare iniziative rivolte alle giovani generazioni nel mondo della ricerca possa contribuire a contrastare i rischi di precarizzazione dei loro percorsi lavorativi e a favorire pari opportunità di sviluppo professionale.
Il superamento degli stereotipi e degli squilibri di genere nei percorsi formativi e lavorativi è uno dei principali obiettivi del Centro studi interdisciplinari di genere dell’Università di Trento. Finanziare la ricerca potrà servire anche a stimolare e a promuovere una più equilibrata partecipazione di ragazze e ragazze ai percorsi universitari e scientifici.”

Barbara Poggio - Docente di Sociologia del lavoro, è prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Ateneo

 

5xmille all’Università di Trento: perché e come fare

Perché
Con l’approssimarsi dei termini per la denuncia dei redditi si avvicina anche un’opportunità: quella di donare il 5xmille ad una causa specifica. È l’opportunità di dare un significato mirato (nel peso del 5xmille) alle proprie tasse, facendolo in modo gratuito.

Con il 5xmille è possibile sostenere concretamente la ricerca scientifica dell’Università di Trento e le iniziative rivolte ai giovani (assegni su progetti di ricerca, formazione specifica per favorire l’accesso ai finanziamenti europei, formazione orientata alla creazione di start up, sono alcune delle iniziative che ogni anno l’Università di Trento finanzia anche grazie al 5xmille).

Sostenere la ricerca scientifica significa garantire un futuro d’innovazione, di crescita e di benessere al territorio e al Paese, partendo dai giovani. Un’esigenza che in questo momento è più forte che mai.  Una responsabilità che coinvolge ognuno di noi.

Come fare
Scegliere di destinare la quota del 5xmille è semplice. Basta segnalarlo al CAF o al proprio commercialista nel momento della compilazione della dichiarazione dei redditi.
Per devolvere la quota del 5xmille relativa al periodo di imposta 2014 (dichiarazione dei redditi 2015) all’Università di Trento bastano due semplici operazioni:

1. apporre la propria firma nel quadro apposito che figura sui modelli che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione per la dichiarazione dei redditi:

  • modello CU 2015 - “Scheda per la scelta della destinazione dell’8x1000, del 5x1000 e del 2x1000 dell'IRPEF";
  • modello 730/2015- redditi 2014;
  • modello Unico persone fisiche 2015 – redditi 2014.

É consentita una sola scelta di destinazione.

2. ​Indicare il codice fiscale dell’Università di Trento: codice fiscale: 00340520220.

Attenzione: scrivere il codice fiscale è fondamentale per avere la certezza che il beneficiario del 5xmille sia effettivamente l’Università di Trento.

Informazioni: cinquepermille [at] unitn.it