Giovedì, 30 aprile 2015

Ritorno al futuro: giovani artisti al lavoro sull'acceleratore

Presentato al Dipartimento di Fisica il concorso di idee

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L’acceleratore ionico, nascosto nei laboratori sotterranei del Dipartimento di Fisica e mostrato il 29 aprile scorso nelle sue singole componenti dopo tanto tempo, ha davvero segnato un momento di grande sviluppo scientifico per l’Università di Trento tra gli anni Ottanta e il Duemila. Infatti, vedendolo smontato non si direbbe che abbia contribuito in modo tanto significativo allo sviluppo della ricerca scientifica nel campo della fisica.

Una macchina per esperimenti fisici sulle proprietà superficiali dei metalli che oggi è tornata a far parlare di sé grazie al concorso di idee che il Dipartimento di Fisica, con la collaborazione del Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) e il contributo finanziario dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) ha indetto per rivisitarlo in chiave artistica, come simbolo del valore della ricerca.

Ad occuparsene sarà il vincitore, scelto tra gli artisti under 35 che presenteranno il proprio progetto entro il 30 luglio. L’opera d’arte sarà collocata all’ingresso del Polo scientifico Fabio Ferrari di Povo.

A presentare i dettagli del concorso di idee e a mostrare le componenti dell’acceleratore sono stati il direttore del Dipartimento di Fisica, Lorenzo Pavesi e la presidente del Mart, Ilaria Vescovi insieme al responsabile del laboratorio IdEA, Antonio Miotello, che hanno accompagnato i giornalisti in un insolito tour nei laboratori sotterranei nell'edificio di Povo. 
Con loro anche Denis Isaia (Mart) ed Elisabetta Rossi (Dipartimento di Fisica) che hanno curato la stesura del bando per il concorso di idee.

Per partecipare al concorso di idee e proporre il proprio progetto (varie le forme artistiche ammesse: scultura, installazione, pittura murale o altro) i giovani artisti sotto i 35 anni di età dovranno presentare domanda entro il 30 luglio, secondo le modalità stabilite nel documento, consultabile sul sito del Dipartimento all'indirizzo: www.unitn.it/dphys/concorso-acceleratore-ionico

«L’idea presentata - si legge nel testo del bando - deve approfondire ed interpretare la dimensione culturale dell’acceleratore in relazione al contesto simbolico in cui l’opera sarà installata. Particolare riguardo deve essere riservato alle corrispondenze fra l’acceleratore, le sue peculiarità culturali e tecniche e l’evoluzione della ricerca scientifica». Al concorso potranno partecipare anche gruppi di giovani artisti.

Il concorso è diviso in due fasi.
Durante la prima fase di selezione saranno individuate al massimo tre idee finaliste. L’autore di ogni idea finalista sarà chiamato a sviluppare il progetto di opera con la collaborazione di un gruppo di fisici a supporto dell’aspetto scientifico del progetto e a presentare il progetto dettagliato. Durante la seconda fase la commissione giudicatrice analizzerà i progetti e individuerà quello vincitore che sarà in seguito realizzato.

Durante la fase di produzione dell’opera il vincitore potrà usufruire della collaborazione di un curatore del Mart e del sostegno organizzativo e tecnico del Dipartimento di Fisica.

Il budget di produzione dell’opera d’arte è fissato al massimo in 6.500 euro lordi onnicomprensivi considerando anche le eventuali lavorazioni eseguite presso i laboratori del Dipartimento di Fisica. Gli autori delle idee finaliste riceveranno un premio di mille euro lordi ciascuno, mentre al vincitore è destinato un premio di tremila euro lordi. Inoltre è previsto un rimborso fino ad un massimo di mille euro per ciascuno dei finalisti per le spese di trasferimento, vitto e alloggio durante il periodo di collaborazione con il gruppo di fisici a supporto dell’aspetto scientifico del progetto.
L'opera d'arte sarà quindi realizzata e collocata all'ingresso del Polo scientifico e tecnologico Fabio Ferrari di Povo.

Nel Comunicato stampa allegato maggiori informazioni relative alla storia dell'acceleratore al servizio della ricerca.