Giovedì, 11 giugno 2015

Giurisprudenza ripercorre i suoi primi 30 anni

Versione stampabile

Sono Rodolfo Sacco, Fabio Roversi Monaco, Fulvio Zuelli, Carlo Beduschi, Claudio Consolo, Franco Mastragostino, Roberto Toniatti, Diego Quaglioni, Luca Nogler, Giuseppe Nesi, Giandomenico Falcon, i fondatori, i presidi, decani e alcuni tra i protagonisti delle varie aree disciplinari che hanno lavorato per far crescere e far conoscere la Facoltà di Giurisprudenza nei suoi primi trent’anni di vita. 

Alcuni dei professori che hanno fatto la storia della Facoltà si sono ritrovati il 10 giugno nella sede di via Verdi in occasione del convegno e della tavola rotonda, dal titolo "La Facoltà di Giurisprudenza trenta anni dopo" promossi per ripercorrere i momenti importanti che hanno segnato l’avvio e lo sviluppo degli studi giuridici a Trento.

Una storia che ha avuto origine nel 1984 con l’istituzione a Trento e che è proseguita alcuni anni più tardi nel 1987 con la nascita del Dipartimento di Scienze giuridiche che ha dato il via ad una ricca attività scientifica di taglio marcatamente comparatistico e trasnazionale.

L’accelerazione del processo di integrazione europea e la penetrazione del diritto comunitario in tutti i settori hanno favorito questo approccio e consolidato la dimensione comunitaria tra gli aspetti caratterizzanti della didattica a Trento. 

Le due strutture – Facoltà e Dipartimento – si sono poi riunite nell’ottobre 2012 ma la vocazione iniziale è rimasta il punto di forza: oggi oltre 1300 studenti dal Trentino e da tutta Italia si iscrivono alle selezioni per la Facoltà di Giurisprudenza di Trento per studiare il diritto del mondo e nel mondo. 

«Una scommessa vinta – così il preside in carica Giuseppe Nesi ha definito il percorso intrapreso in questi trent’anni – che è partita da una felice intuizione e che oggi ha reso Trento un punto di riferimento nazionale per gli studi comparatistici. Nel dna della nostra Facoltà c’è sempre stata una spinta a guardare oltre i confini, in un certo senso favorita anche dalla posizione strategica del Trentino, nel cuore dell’Europa». 

A favorire questa specialità trentina anche un convinto investimento sulla mobilità internazionale, basato su alcune leve: una efficace politica dei riconoscimenti in grado di incentivare la partecipazione degli studenti; l’attenzione alla formazione linguistica con l’integrazione offerta dai corsi di francese, inglese e tedesco giuridico; il sostegno nella realizzazione di tesi di laurea all’estero anche in lingua diversa dall’italiano.

La Facoltà accoglie oggi 2.872 studenti iscritti e 34 dottorandi. Le attività di didattica e ricerca sono affidate a 25 professori ordinari, 31 associati e 16 ricercatori. In facoltà lavorano anche 5 dipendenti del personale tecnico e amministrativo. 

Dalla sua istituzione a oggi Giurisprudenza di Trento ha laureato 7.406 studenti, oltre alle tre illustri lauree honoris causa a Reinhard Elze (1995), Rudolf B. Schlesinger (1995) e Monsignor Iginio Rogger (2006). 

I numeri di questo successo – confermato anche dalle ottime performance nelle classifiche nazionali e internazionali per area – sono il risultato dell’armonizzazione di due aspetti: «La Facoltà offre una preparazione solida e rigorosa nell’ambito delle discipline giuridiche tradizionali – spiega Nesi – ma, allo stesso tempo, riesce, grazie alla sua vocazione internazionale, a superare il dogmatismo giuridico e ad aprirsi al confronto con altri sistemi giuridici europei ed internazionali. A facilitare questo dialogo, la rete sempre più fitta di collaborazioni scientifiche e programmi di mobilità con istituzioni pubbliche ed enti privati di livello non solo comunitario». 

Tra le convenzioni bilaterali più recenti, quelle con la Washington University Law, la Vermont School of Law e la Hebrew University di Gerusalemme. Sotto il profilo accademico e scientifico, inoltre Giurisprudenza ospita dal 1955 (unica Facoltà giuridica in Italia) la Cattedra Fulbright che richiama a Trento docenti illustri che vanno ad aggiungersi ai circa 30 visiting professor che ogni anno completano la formazione degli studenti.
 
Altro tratto distintivo degli studi giuridici a Trento, l’apertura alle collaborazioni in settori trasversali come Diritto e Tecnologia (diritti privato, penale e pubblico dell’informatica e dell’informatica giuridica e proprietà intellettuale), Diritto e Medicina (interazioni fra il diritto e le scienze della vita, con un’apertura anche alla trattazione filosofica ed etica), Diritto e Letteratura; Diritto ed Economia. Numerosi docenti della Facoltà sono impegnati, in questo senso, a tenere corsi anche per altri dipartimenti dell’Ateneo. In particolare al Dipartimento di Economia e Management, dove oltre una ventina di docenti di Giurisprudenza hanno insegnamenti specifici, o alla Scuola di Studi internazionali (7 docenti hanno la doppia afferenza), ma anche a Lettere e Filosofia, Ingegneria civile, ambientale e meccanica, a Sociologia e al Cibio. Il legame, forte, con le professioni e il territorio si concretizza anche attraverso alcuni percorsi postlaurea specifici, come quello attivato fin dal 2001 dalla Scuola di specializzazione per le professioni legali che prepara alle carriere di giudice, magistrato, avvocato o notaio.

Nell'offerta formativa, particolare attenzione è riservata all’articolazione dell’insegnamento con moduli integrativi, avanzati e specialistici, alla programmazione annuale dei corsi, aggiornata alle moderne prospettive professionali del giurista europeo e alla valorizzazione della formazione linguistica e informatica, utili nel perfezionare il metodo di lavoro del giurista e nella comprensione delle innovazioni sostanziali prodotte nell’ordinamento.

Sul versante della ricerca, la Facoltà è oggi sede amministrativa del corso di dottorato in Studi giuridici comparati ed europei che ha preso avvio dal XIX ciclo (a.a. 2003/2004), accorpando i precedenti corsi di dottorato. Un impegno che prosegue con il lavoro quotidiano di 12 assegnisti di ricerca, le cui attività sono perlopiù finanziate con fondi di provenienza esterna (fondi MIUR-PRIN, UE, PAT, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, conto terzi).
Avviate già alla fine dello scorso anno con il ciclo di appuntamenti dedicato al Diritto in prima pagina, le iniziative dedicate al trentennale della Facoltà di Giurisprudenza proseguiranno nei prossimi giorni con un altro appuntamento importante: il convegno “La professione del giurista oggi” e la successiva elezione dei componenti del Consiglio direttivo, del Collegio dei revisori dei conti e del Collegio dei probiviri della neonata Associazione Alumni Giurisprudenza. L’associazione chiamerà a raccolta i laureati della Facoltà con l’obiettivo di creare legami tra una comunità di persone che per vari motivi (laurea, dottorato di ricerca, specializzazione, insegnamento) hanno studiato o insegnato – o insegnano tuttora – a Trento. Un punto di collegamento fra la formazione universitaria e l’ambito lavorativo e professionale che permetterà di facilitare la costruzione di una rete di contatti e rafforzare il confronto tra esperienze e culture.