Giovedì, 11 giugno 2015

Grande Guerra+100: il calendario cresce e parla "europeo"

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A un anno di distanza dall’avvio del progetto, il calendario digitale, dedicato alla divulgazione storica della Grande Guerra, cresce e si apre alla collaborazione con altri gruppi di ricerca europei. 

A lavorare insieme ai giovani storici, informatici, grafici, guidati dal professor Gustavo Corni (ordinario di Storia contemporanea al Dipartimento di Lettere e Filosofia) saranno infatti i ricercatori delle università di Innsbruck, Cracovia e Montpellier. 

Nei giorni scorsi una delegazione da questi atenei era a Trento per definire i dettagli del progetto e lo sviluppo delle prossime puntate.
 
Lanciato il 24 maggio dello scorso anno in occasione del festival “èstoria” di Gorizia, il calendario sta già avendo molto successo in rete: 56 puntate per ripercorrere ogni mese e fino al dicembre 2018 i fatti salienti di un conflitto che ha segnato la storia dell’Europa e del mondo. 

Gli accessi al sito www.lagrandeguerrapiu100.it sono costanti e si contano nell’ordine delle decine di migliaia ogni mese. Un altro dato significativo che emerge dal primo anno di attività riguarda la durata media dei contatti: chi entra nel sito del calendario si sofferma a lungo su tutte le pagine, con una calma che non sembra essere consueta nel mondo digitale, dove i tempi sono sempre più frenetici.
 
A rendere possibile ora l’ampliamento all’estero della collaborazione il finanziamento europeo conseguito dal gruppo di ricerca trentino nell’autunno scorso nel quadro del programma European Citizenship. L’attività continuerà dunque su scala europea e si arricchirà di contributi (testi storici, di testimonianze e gallerie fotografiche) da parte di storici delle università di Innsbruck, Cracovia e Montpellier. Fra di essi Fréderic Rousseau, uno dei massimi specialisti di storia sociale della guerra, e Gunda Barth-Scalmani, anche lei studiosa delle dinamiche sociali che hanno accompagnato la guerra. Il gruppo di Cracovia è guidato da Joanna Sondel Cedarmas, studiosa del nazionalismo italiano. Grazie al loro apporto sarà possibile coprire ancora meglio tutto l’arco della guerra, dai fronti interni al fronte orientale – solitamente poco trattato. I loro contributi saranno pubblicati nella lingua originale, per dare risalto al carattere europeo dell’iniziativa.

Novità anche sul versante grafico: dal 24 maggio, con la puntata dedicata al centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, il calendario ha un nuovo layout, più ricco e colorato. 
Ospita anche nuove sezioni, come i foto-panorami dedicati ad alcuni dei più importanti siti della guerra, dagli Altipiani a Ypres, dai cimiteri austro-ungarici di guerra a Redipuglia. Infine, alla pagina in italiano (e nelle altre lingue) è affiancata una pagina inglese. Tutte le puntate, a partire da quelle già uscite, e di qui fino a fine dicembre 2018 verranno tradotte in inglese. Ciò offrirà al calendario la possibilità di accedere a una platea molto più vasta di interessati.