Venerdì, 23 ottobre 2015

“Dialoghi di frontiera”: al via il ciclo organizzato dal Centro di Studi e Ricerche Antonio Rosmini di UniTrento

In programma tre incontri pubblici per riflettere sulla figura di Papa Bergoglio e sul tentativo di riforma da lui avviato

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Periferie. Povertà. Donne: sono gli ambiti scelti per analizzare la “Chiesa di Francesco”, per riflettere sulla figura di Papa Bergoglio, per approfondire il tentativo di riforma da lui avviato.

È la proposta dei “Dialoghi di frontiera 2015”, tre incontri pubblici che si terranno a Rovereto tra ottobre e dicembre. Il ciclo, giunto alla settima edizione, è organizzato dal Centro di Studi e Ricerche Antonio Rosmini dell’Università di Trento con il Comune di Rovereto e la Biblioteca Rosminiana, in collaborazione con l’Accademia roveretana degli Agiati.

«La novità di questa edizione – spiega Paolo Marangon, vice direttore del Centro di Studi e Ricerche Antonio Rosmini dell’Università di Trento – sta nel tema: "La Chiesa di Francesco". Perché, come centro universitario e perciò laico, l'abbiamo scelto? In primo luogo perché Papa Francesco è, in modo particolare in questi mesi, sotto i riflettori dell'opinione pubblica mondiale: ha parlato all'ONU e al Congresso USA, la sua enciclica “Laudato si'” ha avuto un grande impatto a livello internazionale e così via. In secondo luogo questi “Dialoghi 2015” rappresentano il primo tentativo in Trentino di riflessione collegiale e pubblica sulla Chiesa, come Francesco la desidera e la sta cambiando: abbiamo chiamato relatori di prima qualità e scelto tematiche cruciali come l’attenzione alle periferie geografiche ed esistenziali, il suo richiamarsi alla povertà come stile di vita spirituale, etico e politico e l’inedita valorizzazione del ruolo e della specificità delle donne».
Marangon precisa: «Con questo ciclo nel 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II (1965-2015) intendiamo favorire una comprensione più profonda della figura di Papa Francesco e del grande tentativo di riforma della Chiesa da lui avviato. Desideriamo capire con quali criteri e quali logiche si stia muovendo la massima autorità morale del pianeta e come stia cambiando un’istituzione secolare di rilevanza pubblica come la Chiesa cattolica».

Ad aprire il ciclo sarà giovedì 29 ottobre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista, con il dialogo su “Chiesa e periferie del mondo”. Profondo conoscitore della realtà africana, padre Albanese ha fondato nel 1997 l’agenzia MISNA (Missionary International Service News Agency) che fornisce un fondamentale servizio di informazione alternativa dai Paesi impoveriti. Attualmente è direttore delle riviste missionarie della Santa Sede Tra le sue numerose pubblicazioni, il recente “Alle periferie del mondo. La testimonianza cristiana al passo di Papa Francesco” (Emi, Bologna, 2014). A coordinare l’incontro con padre Albanese sarà Michele Dossi.

Gli incontri successivi:
Mercoledì 18 novembre – “Chiesa povera (commento della V piaga)” con Francesco Miano (docente di Filosofia morale – Università di Roma Tor Vergata, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica). Coordina Francesco Ghia. Il testo di riferimento sarà l’opera di Antonio Rosmini “Delle cinque piaghe della Santa Chiesa”.

Martedì 1 dicembre – “La Chiesa secondo le donne” con Cristina Simonelli (presidente del Coordinamento Teologhe Italiane). Coordina Paolo Marangon.

Tutti gli incontri saranno alle 20.30. Sede dei “Dialoghi di frontiera” è la sala conferenze della Fondazione Caritro a Rovereto (Piazza Rosmini, 5).

L’ingresso è libero e gli incontri sono aperti a tutti.
Per gli insegnanti il ciclo è riconosciuto ai fini dell’aggiornamento professionale.

Il ciclo è organizzato dal Centro di Studi e Ricerche Antonio Rosmini dell’Università di Trento – Dipartimento di Lettere e Filosofia con il Comune di Rovereto e la Biblioteca Rosminiana, in collaborazione con l’Accademia roveretana degli Agiati e con l’adesione della parrocchia di San Marco e dell’associazione Conventus.