Lunedì, 28 ottobre 2019

«Siete esploratori della conoscenza, siate esploratori del mondo»

L'augurio del rettore Paolo Collini ai 505 laureati e laureate presenti sabato in Piazza Duomo per la nona Cerimonia di laurea

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«Siete il futuro vostro e della vostra comunità. Siete la nostra soddisfazione. Siate riconoscenti, generosi, coltivate l’amore per la verità oggettiva, basata sui dati e sulla conoscenza, per contrastare la superficialità di questi tempi. Siete stati esploratori della conoscenza, siate esploratori del mondo. Siamo orgogliosi di voi».

È tutto nelle parole del rettore Paolo Collini il senso della nona Cerimonia di laurea che sabato 26 ottobre si è tenuta in una Piazza Duomo festosa e affollata. Presenti 505 neolaureati e neolaureate, insieme a parenti e amici, per assistere agli interventi della mattinata e salire poi sul palco per farsi scattare una foto ricordo e ritirare la pergamena dalle mani del rettore e del prorettore vicario Flavio Deflorian.

Fare squadra, impegnarsi per un obiettivo comune facendo la propria parte è stato il messaggio di fondo che ha caratterizzato questa edizione. Lo si è visto anche quando sul palco sono saliti anche gli studenti-atleti di UniTrento Volley, la nuova squadra di pallavolo dell’Ateneo, che gioca in serie A3. Dopo aver ricevuto l'applauso della piazza, i ragazzi di UniTrento Volley hanno invitato tutti a seguirli e a fare il tifo per il loro debutto in serata, alle 20.30, contro il Cuneo al Palazzetto di Sanbapolis.

La Cerimonia di laurea che si tiene due volte l'anno in primavera e in autunno, anche sabato ha riempito la Piazza Duomo ed è stata un’occasione per mostrare il nuovo colore rosso acceso adottato di recente dall’Ateneo. Ma soprattutto un’opportunità per rinsaldare il legame della città di Trento con la sua Università. Il grande sforzo organizzativo dell’Ateneo può contare infatti a ogni edizione sulla stretta collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e con il Comune di Trento.

A ricevere il diploma di laurea in questa nona edizione sono stati i laureati e le laureate che hanno sostenuto l'esame di prova tra luglio e settembre 2019 nei corsi di laurea di primo livello del Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente e dei Dipartimenti Cibio, Economia e Management, Fisica, Ingegneria civile, ambientale e meccanica, Ingegneria industriale, Ingegneria e Scienza dell'Informazione, Lettere e Filosofia, Matematica, Psicologia e Scienze cognitive e Sociologia e Ricerca sociale.

Dopo l’ingresso del corteo accademico partito dal Rettorato, ad aprire la cerimonia è stato il tradizionale intervento di saluto del rettore Paolo Collini che ha ricordato a laureati e laureate l'importanza degli anni passati all'Università di Trento e il grande valore che questo periodo appena trascorso avrà nella vita. 

Alla cerimonia hanno partecipato per l’Università di Trento anche il presidente Daniele Finocchiaro, il direttore generale Alex Pellacani e il presidente del Consiglio degli studenti, Edoardo Meneghini. Tra i presenti anche la nuova presidente dell’Opera Universitaria, Maria Laura Frigotto.

Per la Provincia autonoma di Trento è intervenuto il vicepresidente Mario Tonina seguito dal sindaco di Trento, Alessandro Andreatta.

Successivamente l'intervento della testimonial di questa edizione: Anna Albiero, laureata nel 2012 in Biotecnologie molecolari all’Università di Trento e ricercatrice all’Università di Cambridge nel Regno Unito. 

Ed inoltre Dennis Bergamo, migliore laureato della sessione e portatore di un piccolo primato: è il primo laureato del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia del Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente. A sottolineare con orgoglio il risultato conseguito dal neolaureato come apripista del nuovo corso di laurea è stato il presidente della Fondazione Mach Andrea Segrè.

Insieme ai laureati e alle laureate di questa edizione hanno ricevuto il diploma di laurea anche Anna Caprinali, Davide Rizzotti e Francesco Slongo del Collegio Bernardo Clesio.

La cerimonia si è quindi conclusa con il canto dell’inno degli universitari Gaudeamus Igitur con l’esibizione dal vivo della Corale polifonica UniTrento e dell’orchestra dell’Università di Trento diretti da Marco Gozzi.

Quindi la proclamazione da parte del rettore e tradizionale il lancio dei tocchi sulle note dell’Halleluja di G.F. Händel.