Venerdì, 24 gennaio 2020

27 gennaio, Giornata della Memoria

Ricordare la Shoah, combattere l’antisemitismo

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"Dopo Majdanek..." usava dire Umberto Saba, e intendeva: dopo "i noti orrori" del nazismo, tutti gli uomini sono in qualche modo diminuiti. Tutti, anche noi, non solo i tedeschi... E tuttavia, anche dall'estremo dell'inumano, un nuovo momento umano può germogliare. Ma chiediamoci: cosa è rinato, dopo la crisi mortale che ha portato in superficie, per tutti, le più remote, celate e funeste idolatrie? (Carlo Levi)*

Sono trascorsi 75 anni dalla liberazione di Auschwitz-Birkenau a opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa. Era il 27 gennaio. In questa data il Parlamento italiano nel 2000 ha istituito la Giornata della memoria per ricordare le vittime della Shoah e delle leggi razziali, coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei e tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista. Dal 2005 si celebra a livello internazionale.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Gerusalemme per il forum mondiale “Ricordare la Shoah: combattere l'antisemitismo”, ha parlato di «un richiamo a tutto il mondo perché non si abbassi mai la guardia, l'attenzione e la vigilanza contro l'antisemitismo, contro la violenza e contro il fascismo». Con le leggi razziali «anche l'Italia ha avuto una pagina nera particolarmente grave e per questo l'Italia è consapevole di affermare continuamente l'esigenza di combattere l'antisemitismo e di trasmettere ai giovani questa consapevolezza».

Ricordare è un dovere morale. La comunità universitaria raccoglie e fa proprio questo appello.

 

*citato da: Carlo Levi, La doppia notte dei tigli.