Venerdì, 29 maggio 2020

Bilancio 2019 UniTrento: 12 milioni per il rilancio

Dalle riserve pregresse la garanzia di stabilità dei conti dell'Ateneo: approvato dal Consiglio di amministrazione il Bilancio unico d’Ateneo 2019

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L’Università di Trento è un’istituzione che tiene i conti in ordine; è in grado di affrontare l’imprevista situazione dell’emergenza causata dalla pandemia e farà ripartire ricerca e didattica, servizi nel pieno rispetto delle regole.

È un quadro positivo quello che emerge dal bilancio consuntivo 2019 approvato il 28 maggio all’unanimità dal Consiglio di amministrazione riunito per via telematica.

Le risorse accantonate negli anni precedenti potranno essere impiegate ora per reagire con maggior efficacia alle difficoltà imposte dalla pandemia e mettere in sicurezza l’Ateneo garantendo il rilancio delle attività.

Un Ateneo che riparte in sicurezza – L’offerta formativa dell’Ateneo è stata riprogrammata per consentire nel prossimo anno accademico 2020/21 l’accesso a tutta la comunità studentesca e universitaria alla didattica (anche se a distanza) e alle attività di ricerca, mentre almeno nel primo semestre subiranno un rallentamento i programmi di mobilità internazionale.

La principale criticità messa in luce nella discussione in Consiglio di amministrazione riguarda proprio la gestione della “fase tre” a cui sarà necessariamente collegato un aumento dei costi a carico dell’Ateneo, a fronte di una previsione di minori entrate soprattutto per l’adeguamento delle tasse degli studenti alla condizione economica delle famiglie colpite dalla crisi. 

È lungo l’elenco degli interventi da finanziare, necessari per garantire la sicurezza degli ambienti e delle persone: approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale, predisposizione degli spazi (sanificazioni obbligatorie e ripetute, manutenzione degli impianti di aerazione), potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e applicative per la didattica a distanza e lo smart working, connessioni alla rete dati con traffico prepagato per tutti gli studenti, contributi all’acquisto di hardware invece per le fasce più deboli, tutoraggio specifico per il corpo docente sulla didattica a distanza, prolungamento di contratti non coperti da risorse esterne.

Nonostante l’avvio positivo della campagna di preiscrizioni, l’Ateneo mantiene l’allerta sulla possibilità di una contrazione delle entrate legata alla diminuzione dei nuovi studenti, che potrebbero iscriversi in numero minore scoraggiati dalle limitazioni imposte dal protrarsi della didattica a distanza.

Altre misure a sostegno della componente studentesca potrebbero poi aggiungersi a quelle varate dal CdA di Ateneo che ha differito a giugno la scadenza per il pagamento della terza rata delle tasse universitarie e soprattutto ha dato il via libera all’utilizzo dell’ISEE “corrente” che permette agli studenti di pagare le tasse in funzione della condizione economica attuale. In questo modo le famiglie colpite dalla crisi troveranno forte agevolazioni per sostenere l’impegno all’università dei figli. Per tutto questo dovranno essere predisposte risorse finanziarie aggiuntive. 

La situazione di emergenza ha visto inoltre un coinvolgimento diretto di varie strutture e personale dell’Ateneo. Il CdA ha confermato l’impegno già assunto ad inizio aprile di destinare un milione per supportare la Protezione Civile, l’Azienda per i Servizi Sanitari e la Provincia autonoma di Trento nel contrasto alla diffusione dell’epidemia Covid19.

Il 2019 ha anche visto la messa a regime del programma “Dipartimenti di Eccellenza” del Ministero che ha generato un corposo finanziamento aggiuntivo nel quinquennio 2018-2022 e un effetto sulle risorse disponibili nel 2019 pari a 3,5 milioni. 

Nel comunicato stampa il bilancio consuntivo nel dettaglio.