E' stato inaugurato il 28 settembre il plastico multisensoriale realizzato grazie al bando della Fondazione Caritro e al prezioso aiuto di Itas Mutua e la collaborazione del CIMeC UniTrento, di ENS Ente Nazionale Sordi sezione di Trento, di ABC Irifor del Trentino, di Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS-APS sezione Trento e di 490 Studio s.r.l.
Il Castello del Buonconsiglio è il più vasto e importante monumento della regione. Residenza dei principi vescovi di Trento, luogo simbolo del loro potere sul territorio, è costituito da edifici realizzati in epoche diverse a loro volta articolati in un sistema di ambienti piuttosto complesso. Per questo motivo il Museo ha da sempre cercato strategie per accogliere e orientare il pubblico nella visita, sperimentando percorsi e individuando nuovi strumenti di mediazione. Numerosi sono stati gli interventi che negli ultimi anni hanno migliorato l’accessibilità agli spazi museali e del patrimonio in essi custodito.
Nel corso del 2021, grazie alla consulenza dei diversi partner del progetto, tra i quali il prof. Francesco Pavani e il prof. Roberto Bottini, ricercatori presso il CIMeC Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento, alla partecipazione di ENS Ente Nazionale Sordi sezione di Trento, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS Sezione Territoriale di Trento e di ABC IRIFOR del Trentino, è stato allestito un nuovo plastico multisensoriale, ricostruzione 3D tattile del castello che mira a favorire la conoscenza dell’edificio e dei percorsi di visita anche ai visitatori con limitazioni sensoriali. Occasione straordinaria per realizzare il nuovo progetto Museo accessibile per tutti è stata offerta dal Bando per lo sviluppo digitale della cultura promosso dalla Fondazione Caritro di Trento, unitamente al sostegno di ITAS Mutua. Scopo dell’iniziativa è quello di ridurre il diaframma percettivo legato all’uso esclusivo della vista, stimolando altre dimensioni sensoriali, come quella tattile e acustica: si è voluto così facilitare l’accesso alle informazioni per il pubblico con difficoltà visive e/o uditive e, al tempo stesso, promuovere un approccio attivo e curioso da parte del pubblico comune. Il modello, in una forma innovativa e sperimentale nel panorama museale locale (e non solo), è realizzato in materiale plastico con texture diverse per permettere un’esplorazione tattile che aiuti la comprensione dell’edificio nella sua articolazione, reso esplicativo grazie all’allestimento di animazioni luminose, spiegazioni audio e info-grafica, video-descrizione in Lingua dei Segni Italiana, corredata da sottotitoli. Tutti i dispositivi sono attivabili direttamente dal visitatore che potrà così vivere una suggestiva esperienza propedeutica all’accesso agli ambienti museali.
Per progettare il nuovo dispositivo e verificarne la funzionalità, sono stati cinvolti alcuni utenti con difficoltà sensoriali in focus group finalizzati a individuare le soluzioni digitali più efficaci. Visitatori ciechi e ipovedenti, sordi e ipoacusici, appartenenti alla comunità locale o nazionale, hanno contribuito a fornire osservazioni e suggerimenti e verificare la funzionalità di alcune soluzioni ed exhibits, la cui realizzazione innovativa, rispetto a soluzioni già sperimentate in altri luoghi di cultura, è stata affidata a 490 Studio s.r.l., ditta esperta di comunicazione multimediale. Il Museo ha potuto così dare concreta realizzazione a un altro intervento di tipo inclusivo, a favore di un’offerta culturale accogliente, accessibile e di pari opportunità per tutti, tappa di un processo che troverà in futuro ulteriori forme e soluzioni.