Mercoledì, 26 gennaio 2022

Un test transcontinentale per acceleratori da usare in veicoli autonomi

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I dispositivi elettronici usati nei veicoli autonomi per identificare ostacoli e prendere decisioni devo essere qualificati ed avere un’altissima affidabilità. E’ necessario fare degli esperimenti per misurare la probabilità di avere dei guasti causati anche da perturbazioni esterne, come particelle ionizzanti. Questi esperimenti usano acceleratori di particelle, come il laboratorio ChipIR dei Rutherford Appleton Laboratory, nel Regno Unito. Purtroppo la pandemia ha limitato significativamente la possibilità di viaggiare, ma la ricerca non può fermarsi!

Paolo Rech, che é da poco diventato parte del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento, ha coordinato un gruppo di ricerca che ha costruito un sistema di test remoto per gli acceleratori di reti neurali. Usando una rete virtuale, ricercatori in Italia e Brasile possono adesso controllare completamente il sistema di test da casa. Il sistema di test remoto non controlla solo i dati, ma é anche in grado di capire quando é necessario fare un reset o un power cycle (i neutroni possono anche bloccare il dispositivo o causare il più classico dei “Blue Screen of Death”). I risultati ottenuti sono molto interessanti e hanno aiutato a capire come le GPU di NVIDIA e le TPU di Google si comportano quando corrotte dall’impatto di neutroni. Due pubblicazioni recenti su IEEE Transactions on Nuclear Science e una presentazione alla 2022 Design, Automation and Test in Europe Conference riportano alcuni dei risultati ottenuti con esperimenti remoti.