Martedì, 12 luglio 2022

Il prof. De Natale del DISI responsabile scientifico UniTrento del progetto iNEST

L’Ateneo coordinerà la tematica Salute, Alimentazione e Stili di vita

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iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem è tra i cinque progetti finanziati all’Ateneo di Trento dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per iniziative riguardanti infrastrutture e ricerca di base e applicata nell’ambito della missione “Istruzione e Ricerca”.

Il progetto è uno degli undici ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale proposto dall’Università di Padova e finalizzato a estendere i benefici delle tecnologie digitali alle principali aree di specializzazione del Triveneto (Friuli-Venezia Giulia, Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano), per creare una rete capillare in grado di potenziare le tecnologie digitali nell’ambito dei settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo.

Il responsabile scientifico di iNEST per UniTrento è il prof. Francesco De Natale del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione. Il suo ruolo sarà quello di coordinare il cosiddetto “spoke 2” che coinvolge UniTrento (con i dipartimenti di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, di Biologia cellulare, computazionale e integrata, di Ingegneria industriale, di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, di Fisica, di Economia e Management, di Psicologia e Scienze cognitive, di Sociologia e Ricerca sociale e il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente), le università di Verona e Trieste, Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Hub Innovazione Trentino

Lo spoke 2 si occupa di Health, Food & Lifestyle (salute, alimentazione e stili di vita) e prevede cinque macro-attività:

  1. Tecnologie e sistemi digitali per la salute (tecnologie digitali innovative nell'ambito della diagnosi, terapia, prevenzione, qualità della vita, ambienti assistivi, inclusione) 
  2. Biotecnologie e tecnologie farmaceutiche  innovative (nuove terapie, screening, delivery di farmaci)
  3. Dispositivi per la salute (inclusi aspetti di robotica assistenziale, materiali innovativi per rigenerazione tessuti, sicurezza dell'ambiente)
  4. Food & Health (scienze dell'alimentazione, nutrizione sana e suoi effetti, nutrigenomica)
  5. Attività trasversali (studio degli impatti socio-economici e di contesto, interazioni con il territorio, modelli di sviluppo, sostenibilità).

Per quanto riguarda il DISI, sono attivi nel progetto vari gruppi di ricerca, principalmente coinvolti nell'attività 1 (Digital Health). Le tematiche riguarderanno aspetti di Intelligenza Artificiale per l'analisi di dati relativi a sistemi sanitari, sistemi di sensing/analisi per la valutazione di pazienti fragili, progettazione di soluzioni assistenziali centrate sull'utente, sistemi di monitoraggio remoto e supporto alla vita indipendente, tecniche di diagnostica avanzata non invasiva.

"iNEST - spiega il prof. De Natale - è un'occasione unica per costruire una vasta rete di competenze e di interessi complementari, funzionali allo sviluppo di tecnologie e modelli  innovativi a supporto del territorio e dei cittadini. Il successo del progetto si misurerà in funzione della capacità che sapremo dimostrare nel coinvolgere gli attori fondamentali nei vari ambiti (ricerca, industria, nuova imprenditoria, pubblica amministrazione, cittadini), nello sfruttare le suggestioni che arriveranno da altre realtà territoriali, nel mettere a fattore comune le competenze e le buone pratiche che già sono disponibili localmente e nel farle evolvere e scalare"

Il Consorzio “Ecosistema Innovazione iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem” è costituito da 11 soci fondatori: Università di Padova (Ente fondatore costituente e capofila del progetto), Università di Padova, Università di Verona, Università Ca’ Foscari di Venezia, IUAV di Venezia, Università di Trento, Università di Bolzano, Università di Udine, Università di Trieste, SISSA di Trieste; dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dall’Istituto Nazionale di oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS.. 
Ha ricevuto un finanziamento di 110 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’Università di Trento ha ricevuto un finanziamento di 6.372.309 euro.