Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’Università di Trento partecipa come membro fondatore al nuovo Centro Nazionale ICSC su High Performance Computing (HPC), Big Data e Quantum Computing, che sorgerà al Tecnopolo di Bologna.
Il Centro Nazionale si focalizzerà da una parte sul mantenimento e il potenziamento dell’infrastruttura HPC e big data italiana, e dall’altra sullo sviluppo di metodi e applicazioni numeriche avanzati e di strumenti software, per integrare il calcolo, la simulazione, la raccolta e l’analisi di dati di interesse per il sistema della ricerca e per il sistema produttivo e sociale, anche attraverso approcci cloud e distribuiti.
Il Centro sarà organizzato con un hub centrale e 10 spoke che cureranno altrettante aree tematiche di elevato interesse scientifico e tecnologico.
Il DISI coordinerà le attività di UniTrento in due dei tre spoke in cui l’Ateneo è coinvolto: quello su Digital Society & Smart Cities, coordinato dal prof. Fabrizio Granelli, e quello su Earth & Climate, coordinato dal prof. Sandro Fiore.
Il prof. Fiore è anche il responsabile scientifico per l’Ateneo.
Il progetto è stato finanziato complessivamente con circa 2 milioni di euro e vede coinvolti 5 dipartimenti (Ingegneria e Scienza dell’Informazione, Ingegneria civile, ambientale e meccanica, Fisica, Matematica, Sociologia e Ricerca Sociale).
Le attività del Centro Nazionale ICSC partiranno il 1° settembre 2022