È stata una lezione davvero speciale quella di venerdì scorso al corso di Sport Tech della Laurea Magistrale in Information Engineering del DISI.
Ospite e docente d’eccezione la campionessa di mezzofondo Nadia Battocletti, medaglia d’argento nei 10.000 metri piani alle olimpiadi di Parigi e campionessa europea dei 5000 e dei 10000 metri piani a Roma 2024.
Nel suo intervento Nadia ci ha raccontato di come le tecnologie influenzano il suo sport: dalle scarpe in carbonio, alle metodologie di allenamento, all’alimentazione fino alla crioterapia. Ma anche della sua esperienza alle Olimpiadi di Parigi, e di come riesce a conciliare l’impegno sportivo ad altissimo livello con gli studi universitari. Nadia, infatti, è studentessa di Ingegneria Edile-Architettura all’Università di Trento ed è parte del programma di dual-career TOPSport. Ci ha parlato dell’importanza dell’organizzazione per poter gestire entrambe le carriere, e di come l’università l’ha aiutata ad approcciare lo sport dal punto di vista scientifico.
Sono stati tanti gli spunti del suo intervento, sia tecnici sia motivazionali:
“Bisogna sempre entrare in gara pensando di avere fatto il 100% di quello che si poteva fare, e non caricarsi di troppe aspettative - ha spiegato - [...] non è semplice, ma anche quello è un allenamento. Anno dopo anno inizi a capire quali sono i tuoi limiti e i tuoi valori, e capisci anche cosa ti fa bene e cosa no…e quindi ciò che ti fa bene lo tieni vicino, e ciò che non ti fa bene lo allontani, soprattutto in prossimità delle gare”.
E al termine della lezione, un regalo emozionante per i partecipanti: Nadia ha estratto dal cofanetto la medaglia d’argento vinta alle Olimpiadi di Parigi, e tutti hanno potuto vederla da vicino.
“Nadia dimostra l’enorme valore aggiunto di avere atleti di altissimo livello che studiano nei nostri corso di laurea” - commenta Paolo Bouquet, uno dei docenti del corso di Sport Tech insieme al prof. Nicola Conci, nonché Delegato del Rettore per lo Sport e co-fondatore dell’Istituto interdipartimentale dell’Università di Trento per la Ricerca Scientifica e Tecnologica nello Sport (i-STAR) - “La competenza tecnica nel proprio sport, il loro rapporto con la tecnologia, il lavoro su se stessi per costruirsi una carriera di successo (tra vittorie e sconfitte), l’esempio che possono fornire agli altri studenti con la propria storia sono un patrimonio che dobbiamo imparare a sfruttare sempre di più per dare spunti di riflessione a tutti i nostri studenti e per costruire un senso di appartenenza all’istituzione anche attraverso lo sport”.
Il corso di Sport tech (6 crediti) è inserito nel curriculum Biomedical Engineering della laurea in Information Engineering del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione. Fornisce a studenti e studentesse una panoramica sulle principali tecnologie impiegate sia a livello di ricerca che sul mercato in questo ambito, in modo che siano in grado di progettare e sviluppare in autonomia soluzioni tecnologiche innovative in ambito sport-tech.
In particolare si affrontano argomenti come:
-performance
-data analytics
-fan engagement