Venerdì, 17 marzo 2017

Progetto netCommons: lettera aperta ai responsabili delle politiche di sostegno dell'UE in materia di reti comunitarie

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Oggi, più di 30 reti comunitarie e internet provider alternativi europei, supportati da numerose organizzazioni da tutto il mondo, scrivono una lettera aperta alle istituzioni europee. Nel momento in cui l’Unione Europea sta creando le condizioni per un’importante riforma delle telecomunicazioni, questa lettera fa una serie di raccomandazioni al fine di assicurare lo sviluppo continuo di queste iniziative dei cittadini, che offrono una democratica, sostenibile ed alternativa modalità di gestione delle infrastrutture di telecomunicazione al contempo favorendo l’obiettivo di politiche per la banda larga.

Le reti comunitarie (Community Networks - CN) sono infrastrutture di rete costruite da comunità ed organizzazioni locali in maniera democratica e con approccio bottom-up. In considerazione delle mancanze delle attuali politiche di telecomunicazioni - come i ripetuti fallimenti degli attori di mercato nel far fronte alle esigenze di comunicazione di popolazioni in zone rurali o urbane non privilegiate - le reti comunitarie sono state progressivamente considerate come una modalità alternativa per l’accesso ad Internet da parte di tutti a prezzi sostenibili. Si consideri, per esempio, la discussione all’Internet Governance Forum 2016.

In realtà, esse offrono molto più che un accesso ad Internet di migliore qualità a prezzi sostenibili: le reti comunitarie sostengono la partecipazione attiva dei cittadini e la loro formazione, promuovono l’innovazione e costituiscono la base per reclamare la sovranità digitale delle persone nei confronti del dominio delle multinazionali che dominano l’economia della rete globale (i principi sottostanti a queste iniziative sono riassunti nella Guadalajara Declaration). Soprattutto in Europa, assistiamo ad una continua espansione di alcune delle reti comunitarie più di successo a livello globale come Guifi.net, Freifunk.net, FFDN e molte altre.

Ciò nonostante, le reti comunitarie sono state sistematicamente ignorate dalle istituzioni e i loro modelli e i loro valori sono stati messi in pericolo da numerose politiche. Ora, le reti comunitarie chiedono un minimo seppur meritato supporto dei policy-makers. Questa lettera aperta è firmata da XX reti comunitarie europee che rappresentano più di centomila membri attivi, che sono anche proprietari di nodi di rete che forniscono servizi ad un numero ancora maggiore di cittadini, piccole-media imprese e organizzazioni. Essa descrive le varie minacce cui tali reti soggiacciono e offre raccomandazioni relative ai quadri giuridico e politico idonei a sostenere un contesto diverso nel settore delle telecomunicazioni.

La lettera è stata spedita alla Commissione Europea, alle delegazioni degli Stati Membri nonché ai membri del Parlamento Europeo. Confidiamo che tali istituzioni mostreranno una volontà di prendere parte ad un dibattito sui temi in essa affrontati. coloro che volessero supportare la lettera e partecipare alle successive fasi possono inviare la propria adesione scrivendo a advocacy [at] netcommons.eu

Ulteriori informazioni al link netCommons