Giovedì, 3 dicembre 2020

Sistema Janus per il distanziamento sociale

Nuovi finanziamenti dall’Europa per lo sfruttamento commerciale

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Durante questa emergenza sanitaria è importante riuscire a misurare accuratamente le distanze fisiche tra le persone per limitare il più possibile il rischio di contagio.

L’Università di Trento contribuisce a questo scopo con un progetto di ricerca finalizzato proprio a garantire il corretto distanziamento sociale tramite il dispositivo Janus. Si tratta di un innovativo sistema di sensori messo a punto dal gruppo di ricerca di Gian Pietro Picco, professore al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione, in collaborazione con Amy Murphy, ricercatrice della Fondazione Bruno Kessler (FBK).

Janus, nome ispirato al dio bifronte della mitologia romana, è la tecnologia che sfrutta in sinergia le potenzialità di due radio: Bluetooth, in grado di individuare tutti i dispositivi che si trovano nelle immediate vicinanze con un consumo limitato di batteria, e un diverso tipo di radio, l’ultra wide-band (UWB) che viene attivata dopo la rilevazione dei dispositivi per misurare con estrema accuratezza (errore <10cm) le distanze tra di essi, utilizzando la batteria solo per il tempo strettamente necessario. In questo modo il sistema riesce ad identificare in maniera efficiente se qualcuno risulta troppo vicino e c’è il rischio di contagio, riuscendo ad allertare gli utenti tramite un impulso sonoro o una vibrazione quando la distanza di sicurezza non viene rispettata e registrando il contatto per abilitarne un successivo tracciamento. 

Le sperimentazioni in corso hanno dimostrato l'accuratezza e affidabilità del sistema nel suo complesso e la sua versatilità nell'utilizzo in contesti profondamente diversi, quali gli uffici e i laboratori di UniTrento e FBK, nonché per il monitoraggio del corretto distanziamento fra i bambini di alcune colonie estive.

Il progetto è stato finanziato da Fondazione VRT nell’ambito di un bando specifico per il Covid. 
Nondimeno, considerata l’efficacia del prototipo dimostrativo, questa tecnologia è ora diventata un sistema ingegnerizzato, robusto e validato sul campo tanto da avere ottenuto recentemente il contributo di EIT Digital  che prevede l'ingegnerizzazione e la commercializzazione a livello europeo.
 
L'innovazione di Janus, cioè la sua capacità di rilevare in maniera efficiente ed accurata la distanza fra dispositivi in movimento senza bisogno di infrastruttura, non è limitata all'uso in contesti pandemici. Ad esempio, trova applicazione nell’ambito della sicurezza sul lavoro, consentendo ad esempio di allertare gli operatori in un cantiere quando si avvicinano a un mezzo in movimento (es. una ruspa) o in generale a un’area pericolosa.
 

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