Di nuovo equità di genere? Ma c’è ancora effettivamente bisogno di sensibilizzare su questa tematica? I dati nazionali e internazionali parlano chiaro: anche se molto si è fatto per contrastare il divario di genere, tuttavia lo squilibrio è ancora evidente, soprattutto nel contesto delle discipline STEMM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics and Medicine). Ed è utile parlarne, sensibilizzare per comprendere e contrastare le ragioni di questo disequilibrio. Nel 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la giornata internazionale per ‘Le donne e ragazze nella Scienza’, celebrata l’11 febbraio di ogni anno: tuttavia, risulta necessario riportare l’attenzione sulle tematiche di genere non un giorno all’anno, ma ogni giorno dell’anno.
Ecco allora l’iniziativa concepita dalle/dai delegate/i di Equità e Diversità dei Dipartimenti e Centri STEMM dell’Università di Trento. Dall’11 Marzo e ogni 11 del mese fino all’11 Febbraio 2025, sui canali social dei Dipartimenti e Centri (Instagram, Facebook e LinkedIn) sarà pubblicato un collage di foto: sono i volti di tante ragazze e donne che quotidianamente sono impegnate in diverse discipline STEMM nel nostro Ateneo. La campagna social si allaccia a quella lanciata recentemente dalle quattro istituzioni di ricerca del Trentino (UniTrento, MUSE, FEM e FBK) in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, con l’hashtag #perchénonio. Un’iniziativa unica nel suo genere, trasversale e condivisa dai 10 Dipartimenti e Centri STEMM di UniTrento. Il progetto vuole valorizzare il contributo femminile in ogni campo della scienza, per testimoniare con forza che questa deve essere aperta a tutte/i e certamente alle figure femminili. Un’opportunità per raggiungere le/i giovani, contrastando gli stereotipi di genere, mostrando modelli di ruolo diversi per formazione professionale, appagamento e carriera nelle discipline STEMM.
Il riequilibrio di genere è una delle priorità dell’Università di Trento: il nostro Ateneo è stato tra i primi in Italia ad adottare il Gender Equality Plan (GEP) a partire dal Gennaio 2023 , in linea con l’impegno della Commissione Europea verso una maggiore uguaglianza di genere nella ricerca e nell’innovazione. L’ufficio per le politiche di Equità e Diversità, in collaborazione con il Centro Studi Interdisciplinari di Genere, approfondisce ulteriormente queste tematiche nello studio ‘Oltre la segregazione formativa - riequilibrio di genere in area STEMM curato da Andrea Fleckinger’, ricercatrice del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, per mappare e caratterizzare le varie situazioni in diversi ambiti disciplinari e nei diversi Dipartimenti e Centri del nostro Ateneo, ma anche per comprendere le differenze che si notano e proporre possibili modalità correttive.
Nel contesto universitario lo squilibrio di genere si manifesta chiaramente nelle immatricolazioni in corsi di laurea scientifici, dove la presenza femminile è circa la metà rispetto a quella maschile (AA 2020/2021 21% (femmine) contro il 42% (maschi). Non tutti i divari osservati, tuttavia, si esplicano sulla popolazione delle/degli studentesse/studenti che si immatricolano. In alcuni contesti STEMM – per esempio nelle discipline biologiche – si riportano più laureate donne che uomini (33,70% di laureati uomini contro il 66,30% di laureate donne). Eppure, in questo contesto è il divario nelle progressioni di carriera a stupire – con solo il 20% di professoresse ordinarie. Ecco allora che emerge una ulteriore problematica: quella di sostenere e supportare le giovani ricercatrici soprattutto nelle prime fasi della loro carriera.
Il senso dell’iniziativa è proprio questo: sensibilizzare, stimolare l’interesse delle ragazze verso diverse discipline scientifiche e tecnologiche, incoraggiando a perseguire con determinazione le proprie passioni e proponendo modelli di ruolo di successo in vari ambiti di sviluppo professionale.
L’iniziativa è voluta delle/dei delegate/i per le politiche di Equità e Diversità di tutti i Dipartimenti e Centri STEMM dell’Università di Trento, con il supporto dell’Ufficio Equità e Diversità di UniTrento e il prezioso contributo del personale impegnato nella comunicazione dei Dipartimenti/Centri STEMM di Ateneo.
Daniela Ascenzi, Dipartimento di Fisica;
Michela Dalprà, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica;
Vincenzo D'Andrea, Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione;
Luca Fambri, Dipartimento di Ingegneria Industriale;
Roberto Pignatelli, Dipartimento di Matematica;
Marta Biagioli, Dipartimento CIBIO;
Valeria Anna Sovrano, Centro interdipartimentale Mente/Cervello – CIMEC;
Roberto Rosà, Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente – C3A;
Maria Micaela Coppola, Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive – DIPSCo – e Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche – CISMed.