Martedì, 25 ottobre 2022

Mostra fotografica Sessanta e non sentirli

In occasione del 60esimo Anniversario della prima lezione a Sociologia

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 Fino all'8 aprile 2023, presso le Poste Centrali di Trento, sarà possibile richiedere l'annullo filatelico personalizzato del 60esimo anniversario.
 

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I primi passi dell’Università attraverso lo sguardo dei fotografi

Fotografia e giornali rappresentano fonti essenziali per ripercorrere le vicende che resero Trento il centro di elaborazione di una nuova scienza, fino alla soglia di quel fatidico Sessantotto con cui si aprì la più esplorata stagione del movimento studentesco e della contestazione.

All’inizio del decennio, l’idea di portare le scienze sociali nella piccola capitale alpina trovò un acceso promotore nell’allora presidente della Provincia di Trento, l’avvocato Bruno Kessler
Dal 1947 la città ospitava la Scuola Superiore Regionale di Servizio Sociale: una sorta di anno zero della sensibilità per queste materie. Con la nascita di una facoltà del tutto inedita, si volle fare del Trentino una culla di cultura che potesse fungere da attrattiva anche per l’esterno. Su consiglio di padre Luigi Rosa, gesuita della comunità di San Fedele a Milano, Kessler coinvolse nel progetto Giorgio Braga, dal 1958 libero docente in sociologia alla Cattolica, che nel novembre 1962 inaugurò l’esperimento trentino tenendo la prima lezione di Istituzioni di Sociologia. L’Istituto Superiore di Scienze Sociali aprì così i battenti nell’antico Palazzo scolastico eretto nel 1891 in via Verdi, accanto ai locali del Museo Tridentino di Scienze Naturali e alle aule ancora destinate alle scuole dell’obbligo, in una difficile coabitazione che nel 1967 sarà risolta a favore dell’ateneo.

La cerimonia inaugurale si svolse tra gli scatti solleciti dei fotografi. In quegli anni, il fotogiornalismo italiano viveva infatti un’importante stagione di rilancio e trasformazione. Sulle pagine dei quotidiani l’immagine conquistava nuovi spazi, soprattutto nelle sezioni di cronaca locale, grazie all’attività instancabile dei freelance e dei fotografi di redazione. I primi anni di vita dell’Istituto trovarono dunque testimoni attenti in Giorgio Rossi, fotografo del giornale L’Adige, nel giovane fotoreporter Giorgio Salomon, collaboratore dell’Alto Adige insieme a Giulio Cagol, e nei colleghi Giorgio Scorza e Flavio Faganello, attivi per Il Gazzettino di Venezia.

Alla loro assidua frequentazione del Palazzo di Sociologia si devono le grandi fotografie di composto impianto istituzionale che accompagnarono gli articoli sull’inaugurazione dell’ateneo e le successive tappe ufficiali, fino alla fastosa consegna delle prime lauree nel 1967. Ma fu soprattutto l’onda crescente delle proteste a fare notizia e a imporre i corpi e i volti degli studenti all’attenzione dei fotografi e delle redazioni. Allo spettacolo fino allora inconsueto delle manifestazioni si aggiunse la novità delle occupazioni, con speciale riguardo ai primi 18 giorni di agitazione per il riconoscimento del titolo di dottore in Sociologia (24 gennaio - 9 febbraio 1966), quando ragazzi e ragazze si rinserrarono nell’edificio, chiudendo con il filo spinato gli accessi agli altri piani e organizzando turni di pulizia e di distribuzione del cibo. Fotografi e articolisti gareggiarono nel solleticare la curiosità dei lettori con sapidi inserti di costume su quell’occasione di insolita promiscuità.

Lo scelto novero delle fotografie pubblicate trova parziale corrispondenza e ricche integrazioni nella documentazione fotografica commissionata e raccolta all’Università per le proprie esigenze d’archivio. Interessanti istantanee di vita vennero scattate dietro le quinte, come le prove di uno spettacolo in stile Living Theater allestito dagli studenti alla ricerca di strategie espressive alternative; l’archivio di Flavio Faganello, in larga parte versato nell’Archivio fotografico storico provinciale, documenta inoltre un ampio spaccato della condizione giovanile in un Trentino diviso tra tradizione e nuovi modelli.

 

Una proposta di UNIVERSITA’ DI TRENTO - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

> UMST tutela promozione beni attività culturali - Soprintendenza per i beni culturali - Ufficio per i beni storico-artistici - Archivio fotografico storico provinciale
> Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale

Assessore all’istruzione, università e cultura: Mirko Bisesti
Rettore dell’Università di Trento: Flavio Deflorian

Da un’idea di: Giuseppe Sciortino
Con la collaborazione di: Franco Marzatico
A cura di: Katia Malatesta, Marta Villa
Testi: Katia Malatesta, Marta Villa
Organizzazione: Chiara Cesareo, Emilia Dematté, Katia Salvadori, Marta Villa
Allestimento: Michela Favero
Design grafico: Chiara Cesareo
Stampe: Almaca srl, Grafiche Avisio srl, Stampa Supernova

Ringraziamenti: Tarcisio Andreolli, Marco Boato, Thomas Camilleri, Andrea Cossu, Giovanni Delama, Giuliano Di Bernardo, Lucia Dorna, Pierluigi Endrizzi, Luca Gabrielli, Claudio Marconi, Vito Mazzurana, Maurizio Mezzanotte, Alessandra Montresor, Maria Morelli, Gianni Palma, Paolo Poier, Claudio Rensi, Gaia Riccadonna, Giorgio Salomon, Luigi Zoppello.

Si ringrazia inoltre la Biblioteca Comunale di Trento per aver messo a disposizione le edizioni dei quotidiani locali.