Partecipanti dell'International Staff Week 2022 al Muse ©UniTrento

Internazionale

Sostenibilità e inclusività: passaporto per Erasmus+

La mobilità consapevole all’International Staff Week 2022

4 luglio 2022
Versione stampabile
di Matteo Largaiolli
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

È una sensibilità nuova, sempre più diffusa tra gli studenti e le studentesse in mobilità per l’Erasmus e gli altri scambi internazionali. Chi si muove chiede di poterlo fare nel pieno rispetto dell’ambiente. La sostenibilità non è più soltanto una parola d’ordine. Oggi, vuole essere vissuta in concreto, nella vita di tutti i giorni. 

Proporre a uno studente europeo di raggiungere l’Italia in treno non è difficile. Ma come si fa con gli studenti indiani o giapponesi? L’idea stessa di “sostenibilità” deve fare i conti con l’esigenza della mobilità. Ha cercato di rispondere a questa sfida l’International Staff Week organizzata da UniTrento all’interno del progetto finanziato dalla Commissione Europea per la mobilità di studenti e staff accademico e amministrativo. Al centro dei suoi lavori l’International Staff Week ha messo la sostenibilità e l’inclusione. Senza ignorare le difficoltà che comporta trovare un equilibrio tra esigenze tanto diverse. 

La domanda di fondo è proprio questa: come gestire in modo green e inclusivo gli scambi di mobilità? «L’obiettivo è favorire la mobilità in modo sostenibile raggiungendo anche soggetti svantaggiati. Svantaggiati da molti punti di vista: economico, politico, sociale, geografico» spiega Daniela Tosi, della Divisione Relazioni internazionali e organizzatrice dell’evento. «Alla settimana hanno partecipato i referenti della mobilità internazionale di 22 partner non europei Erasmus+ ICM, provenienti da 12 Paesi, dal Sud America al Giappone passando per nord Africa, Medio Oriente e Asia. Ogni partecipante conosce il suo contesto, quali sono le categorie e i ceti più difficili da raggiungere, i modi migliori per garantire a tutti l’accesso alla mobilità. Uno svantaggio economico o politico in Bangladesh non è la stessa cosa che in Italia. Insieme abbiamo cercato delle soluzioni concrete».

Una proposta della settimana è di lavorare sull’awareness, di agire sulla consapevolezza ambientale. «A volte rinunciare a forme di mobilità poco green, come l’aereo, è impossibile», riconosce Tosi. «La nostra soluzione è allora di pensare ad attività formative mirate sulla sostenibilità, rivolta alle persone in mobilità. Anche in questo caso le differenze geografiche e culturali contano non poco. Educare alla sostenibilità, in alcuni Paesi occidentali, è ormai quasi la norma, ma non è sempre così. Ogni Università si è chiesta come si può fare». Questa formazione guarda al presente ma anche al futuro. Ogni anno arrivano a Trento 150 studenti e studentesse extraeuropei, che poi possono applicare la consapevolezza acquisita anche nel loro paese.

L’Università di Trento ha già messo in atto alcune attività rivolte alla sensibilizzazione come la visita della “Galleria della sostenibilità” al Muse o l’attività del Museo civico di Rovereto, “La mia cena lascia il segno”, che offre lo spunto per riflettere sul consumo critico, sull’impronta ecologica e sul mangiare sostenibile. Altre attività di sensibilizzazione sono l’educazione al riciclo, i consigli sull’uso di mezzi pubblici e il mercatino di ESN-Erasmus Student Network, in cui trovare e vendere tutto quello che può servire a studenti e studentesse in mobilità. «Ma anche UniTrento sostenibile  sta proponendo una serie di iniziative rivolte alla comunità accademica con un’attenzione anche all’aspetto della mobilità internazionale», conferma Marco Ragazzi, delegato alla sostenibilità ambientale. 

L’International Staff Week è stata anche un’occasione per il partenariato per scambiarsi buone pratiche su disseminazione e impatto del progetto ER+ ICM. «Per raggiungere efficacemente il proprio target bisogna andare oltre la mera comunicazione di informazioni e lo storytelling, il racconto dell’esperienza concreta di chi ha partecipato a uno scambio, è uno degli strumenti più efficaci. Come esempio abbiamo portato la testimonianza di una collega ucraina, Natalya Sytnyk, che ha partecipato qui a Trento all’organizzazione della settimana». Un esempio dell’impatto della collaborazione internazionale, che parla di cambiamenti e di legami e che Natalya Sytnyk e la Divisione Relazioni internazionali hanno condiviso con UniTrentoMag.

Foto di gruppo partecipanti all'International Staff Week
Partecipanti dell'International Staff Week 2022

Logo Erasmus +L’International Staff Week 2022 che si è tenuta dal 12 al 17 giugno è un evento organizzato dalla Divisione Relazioni internazionali dell’Università di Trento nell’ambito del progetto Erasmus+ International Credit Mobility KA107. Nelle giornate dei lavori che sono stati aperti da Maurizio Marchese, prorettore allo sviluppo delle relazioni internazionali, e da Grazia Callovini, responsabile della Divisione Relazioni internazionali, sono stati trattati temi come le buone pratiche e le sfide della gestione della mobilità, le attività di disseminazione, le soft skills e le competenze globali, le novità e le priorità del nuovo programma Erasmus+ 21-27, con un focus particolare sulla sostenibilità e l’inclusione. I partecipanti provenivano da 22 istituzioni, da Albania, Algeria, Argentina, Bangladesh, India, Israele, Giappone, Kossovo, Tailandia, Tunisia, Ucraina, Vietnam. 


Sustainability and Inclusiveness: The Erasmus+ Passport
Mindful Mobility at the 2022 International Staff Week

 

It’s easy for a European student to come to Italy by train. But what about students from India or Japan? The very idea of "sustainability" must of course take into consideration the demands of mobility. The International Staff Week (ISW) organized by UniTrento as part of a project funded by the European Commission for the mobility of students and academic and administrative staff tried to respond to this challenge. To do so, the ISW initiative made sustainability and inclusion a top priority without ignoring the difficulties involved to find a balance among many different needs.

The key question is this: How can we manage mobility in a green and inclusive way? "The goal is to promote mobility in a sustainable way and also include disadvantaged people. This means disadvantaged from many points of view: economic, political, social and geographic," explains Daniela Tosi, of the International Relations Division and organizer of the event. “During the week, we had international mobility representatives from 22 non-European Erasmus+ ICM partners coming from 12 countries, from South America to Japan, North Africa, the Middle East and Asia. Each participant knows the reality in their country, is aware of which disadvantaged people are most difficult to reach and can identify the best ways to ensure mobility access for all. An economic or political disadvantage in Bangladesh is not the same as in Italy. Together as a group we looked for concrete solutions.”

One goal of the week was to work on awareness, above all related to the environment. "Sometimes not using certain forms of mobility which are not so green, such as a plane, is impossible," Tosi acknowledges. “Therefore, our solution is to design training activities aimed at sustainability and tailored for people on the move. Also, in this case the geographical and cultural differences are extremely important. In some Western countries sustainability education is now almost the norm, but not always. Each university has come up with ideas on how it can be done.” This training initiative looks to the present but also to the future. Every year 150 non-European students arrive in Trento who can then apply the awareness acquired in their own country.

The University of Trento has already implemented some activities aimed at raising awareness, such a guided tour of the "Sustainability Gallery" at the MUSE and the initiative "My Dinner Leaves a Mark", an event promoted by the Rovereto Civic Museum which stimulates reflection on critical consumption, ecological footprints and sustainable eating. Other activities to raise awareness are recycling education, advice on the use of public transport and the ESN-Erasmus Student Network market, where you can buy and sell everything that can be used by exchange students. "In addition, Sustainable UniTrento is organizing a series of initiatives aimed at the academic community with a major focus on international mobility," confirms Marco Ragazzi, the Delegate for Environmental Sustainability at UniTrento.

The International Staff Week was also an opportunity for partners to exchange best practices on the dissemination and impact of the ER + ICM project. "To effectively reach your target, you need to go beyond the mere communication of information. Storytelling, the story of the concrete experience of those who participated in an exchange, is one of the most effective tools. As an example, we have the testimony of a Ukrainian colleague, Natalya Sytnyk, who took part in the organization of the ISW here in Trento." This is concrete evidence of the impact of international collaboration that speaks of innovation and connections and which Natalya Sytnyk and the International Relations Division shared with UniTrentoMag.

The 2022 International Staff Week which was held from 12 to 17 June is an event organized by the International Relations Division of the University of Trento as part of the Erasmus+ International Credit Mobility KA107 project. The event was officially opened by Maurizio Marchese, Vice Rector for the Development of International Relations, and by Grazia Callovini, Head of the International Relations Division. Throughout the week many topics were discussed, such as best practices, the challenges of mobility management, dissemination activities, soft skills, global competences, and the new initiatives and priorities of the new Erasmus+ 21-27 program, with a particular focus on sustainability and inclusion. Participants came from 22 institutions in Albania, Algeria, Argentina, Bangladesh, India, Israel, Japan, Kosovo, Thailand, Tunisia, Ukraine and Vietnam. 

[Traduzione Divisione Relazioni internazionali]