BioLaw Days: fine vita, intelligenza artificiale e altre sfide

Eventi

BioDiritto, un progetto lungo 20 anni

Fine vita, intelligenza artificiale e altre sfide ai BioLaw Days

29 settembre 2022
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di Carlo Casonato
Delegato del rettore nel Comitato etico per la ricerca

Quasi per caso, qualche mese fa, ci siamo resi conto che il progetto BioDiritto stava per compiere vent’anni. Da una cartella sperduta in un vecchio computer è emersa la locandina di un convegno al Centro Congressi Panorama di Sardagna datato 19 ottobre 2002, su un tema ancora attuale: Scelte di fine vita. Abbiamo allora pensato di organizzare un incontro non tanto per celebrare il progetto in sé, ma per ricordare, a noi stessi anzitutto, cosa ci ha portato fino a qui e cosa ci vuole ancora per procedere.

Carlo CasonatoIl progetto nasceva da una curiosità, ancor prima che da una intuizione: quella di verificare se il diritto (con le sue logiche, le sue categorie, il suo metodo) riuscisse a controllare efficacemente il potere (tutti i poteri, pubblici e privati) e a promuovere quelli che allora erano i diritti di nuova generazione. Allora, il settore di applicazione di tale ricerca era quello rappresentato dalle scienze della vita, medicina anzitutto. Dopo vent’anni di attività, la curiosità è rimasta la stessa, mentre le innovazioni scientifiche hanno portato nuovi ambiti di indagine: da CRISPR-Cas 9 alle neuroscienze, dai blastoidi al trasferimento mitocondriale fino ai sempre più pervasivi impieghi dell’intelligenza artificiale.

Molte le sfide che ci siamo trovati ad affrontare durante il percorso. Dapprima, la diffidenza di chi (non a Trento) considerava i settori di studio in qualche modo estranei all’analisi giuridica e adatti alla sola indagine bioetica e filosofica. Ci ha pensato la Corte costituzionale italiana, che in questi anni si è occupata di questioni legate alla procreazione medicalmente assistita, all’aborto, alle decisioni di vita, ad esempio, a confermare come invece si trattasse di temi pienamente afferenti al diritto e ai diritti. La necessaria interdisciplinarità dello studio ha costituito un altro ostacolo da affrontare. Su questo, si sono fatti passi avanti, ma il lavoro da svolgere è ancora molto, visti, ad esempio, gli stretti steccati disciplinari all’interno dei quali non è agevole impostare una carriera accademica che intrecci competenze diverse e complementari.

Abbiamo superato queste ed altre sfide grazie ad una serie di punti di forza. Fra gli altri, il sostegno che a Trento il progetto ha sempre avuto da parte sia dell’Ateneo, sia della Facoltà di Giurisprudenza. Anche le collaborazioni sul territorio (con gli ordini professionali, FBK, l’Istituto Mario Negri e Fondazione Leonardo per richiamarne solo alcuni) hanno permesso alle attività del progetto di rafforzarsi a livello locale, nazionale e internazionale. Siamo così riusciti a costruire un sito dedicato, che oggi conta circa 10.000 accessi al mese e una rivista scientifica di fascia A: il BioLaw Journal.

Soprattutto, il progetto BioDiritto non avrebbe potuto esistere senza il costante confronto con le studentesse e gli studenti dei corsi e la proficua e vivace collaborazione fra i componenti del gruppo di ricerca.

BIOLAW DAYS
BioLaw Days 2022 sono un evento organizzato in occasione dei 20 anni dalla nascita del Progetto BioDiritto e rappresentano un’opportunità per riflettere - in chiave interdisciplinare e comparata - sulle questioni che negli ultimi anni hanno investito la teoria e la pratica delle relazioni fra diritto e medicina e per prospettare futuri percorsi di ricerca.
Le tre sessioni centrali del convegno (nel pomeriggio di giovedì 29 settembre e nella mattina e pomeriggio di venerdì 30 settembre) sono dedicate a tre sfide cruciali nel mondo del biodiritto: rispettivamente, quella delle sempre più complesse e delicate relazioni fra poteri pubblici e privati, quella dell’impatto innovativo e dirompente degli avanzamenti scientifico-tecnologici sul mondo dei diritti e quella dei mutamenti a livello di istanze sociali che richiedono al diritto continui adattamenti.
Nella mattinata di sabato 1 ottobre, tavola rotonda aperta alla cittadinanza, all’interno della quale - in ottica interdisciplinare - discutere del futuro del diritto alla salute.
Il programma degli eventi è disponibile a questa pagina.