Foto di Costantino Briani, archivio Festivalmeteorologia.

Eventi

CRISI CLIMATICA E AMBIENTALE: CHI SALVERÀ IL PIANETA?

La partecipazione attiva degli studenti delle scuole superiori al Festivalmeteorologia

21 dicembre 2017
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di Marinella Daidone
Lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Quale clima e quale ambiente nel futuro degli studenti di oggi? Quali rischi corriamo a trascurare la crisi climatica e ambientale? Queste sono solo alcune delle domande che hanno scandito il ritmo della lezione di Luca Mercalli durante il Festivalmeteorologia di Rovereto.
Sono scenari inquietanti quelli dipinti da Mercalli, che inizia il suo racconto prima della comparsa dell’Homo sapiens. A differenza delle altre specie, l’essere umano sta depauperando le risorse del pianeta. Fino al 1970 si riusciva a recuperare quello che si consumava, adesso invece stiamo intaccando il “capitale”. Alcuni scienziati hanno denominato l'epoca geologica attuale Antropocene, in modo poco lusinghiero per l’essere umano, i cui comportamenti diventano la causa principale di cambiamenti territoriali e climatici. In un secolo i ghiacciai si sono ridotti del 50%, abbiamo inverni con assenza di neve o con nevosità dimezzata, mentre le temperature tendono ad aumentare. Continuando così il pianeta diventerà invivibile.

Cosa possiamo fare per salvaguardare il futuro del pianeta? Ci sono comportamenti virtuosi che rallentano questo processo e istanze che i cittadini posso portare avanti, come la richiesta ai Governi che venga applicato il protocollo di Kyoto. Un ruolo fondamentale sarà quello delle nuove generazioni, spetterà a loro il compito di salvare il pianeta.
Presidente della Società Meteorologica e volto noto al pubblico, Luca Mercalli è stato invitato a Rovereto dal Lions Club Rovereto Host. Tanti ragazzi e ragazze affollavano l’auditorium Melotti per la lezione-conferenza riservata agli studenti delle scuole medie superiori. 
“ È un argomento importante e questa lezione mi ha fatto riflettere ancora di più sul futuro del pianeta” ha commentato Valentina del Liceo Rosmini di Rovereto.
 “Ha detto molte cose che condivido, c’è tanto che possiamo fare per cambiare la situazione.” Ha dichiarato Mirko dell’Istituto Fontana di Rovereto, mentre Adam ha aggiunto “Nel nostro Istituto ogni classe ha un referente ambientale con compiti precisi. ”

Tra le iniziative del Festival rivolte alle scuole, hanno avuto molto successo i laboratori didattici, ospitati quest’anno al Museo Civico, che cominciano a essere conosciuti anche fuori dal Trentino. Qualche esempio? Da Roma è arrivato un gruppo di studenti e studentesse, accompagnati dagli insegnanti, dell’Istituto Superiore Pinedo Colonna. Hanno partecipato al laboratorio interattivo “Climathon-R”: si sono messi in gioco provando a immaginare come nasce una start up sul clima.
“La radiazione solare ultravioletta” è stato invece il tema su cui si sono esercitati i ragazzi e le ragazze del Liceo scientifico Galilei di Trieste. “Si tratta di un percorso di alternanza scuola-lavoro fatto con l’Osservatorio Meteorologico del Friuli Venezia Giulia. Il gruppo è composto da 23 ragazzi e ragazze delle classi quarte.” Ha dichiarato l’insegnante di Scienze. “Già l’anno scorso abbiamo proposto questo percorso e siamo venuti al Festivalmeteorologia. Quest’anno ci fermiamo due giorni per partecipare a diversi laboratori, alla conferenza di Luca Mercalli e alla tavola rotonda sulla comunicazione della meteorologia.”

Il Festival è stato anche l’occasione per presentare il nuovo corso di laurea magistrale in Environmental Meteorology, promosso in collaborazione con l’Università di Innsbruck a partire dall’anno accademico 2018/19. “La nuova laurea”, come ha spiegato il responsabile scientifico del Festival Dino Zardi, “risponde alla richiesta di figure professionali sempre più specializzate nel settore della meteorologia. Si terrà in lingua inglese e si focalizzerà sulle risorse ambientali connesse all’atmosfera e ai suoi processi (aria, ciclo idrologico, risorse energetiche rinnovabili, ecosistemi agro-forestali, clima), coniugando competenze proprie delle scienze ambientali e della meteorologia.

L’accesso alla laurea magistrale in Environmental Meteorology non è riservato a laureati di specifici corsi triennali. Viene richiesto però di aver superato, durante il percorso triennale, un numero minimo di esami in settori disciplinari quali la matematica, la fisica o la chimica, oltre a una buona preparazione e alla conoscenza della lingua inglese.