Venerdì, 22 giugno 2018

La grande guerra + 100 - "Le battaglie del Piave"

Online la puntata di giugno n. 50 del calendario digitale dedicato alla Grande Guerra

Versione stampabile

Le battaglie sul Piave sono al centro della puntata numero 50 del calendario digitale "La Grande guerra + 100".

Per comprendere appieno l’importanza della battaglia del Solstizio - lo scontro che ancor più di Vittorio Veneto sancì la vittoria finale italiana - occorre compiere un passo indietro fino alla notte tra il 23 e il 24 ottobre 1917, quando tra Plezzo e Tolmino la truppe austro-tedesche sfondarono le linee italiane, costringendo il Regio esercito ad una disastrosa ritirata attraverso il Friuli e il Veneto, attestandosi sul Piave.
Le dimensioni assunte dalla vittoria stupì in primis gli stessi comandi austro-tedeschi, i quali avevano pianificato un attacco certamente importante ma non prevedevano una prosecuzione dell’offensiva in profondità. 

Le battaglie del Piave

Malgrado la mancanza di piani prestabiliti, i comandi austro-tedeschi erano decisi a proseguire un’offensiva che lasciava presagire una nuova vittoria contro gli esausti italiani. Fu così che il 13 novembre 1917 le truppe imperiali si lanciarono all’attacco delle precarie linee del Piave, del Grappa e dell’altopiano di Asiago: era iniziata la battaglia d’arresto. Sul Piave gli austro-tedeschi pur contando su una superiorità schiacciante non riuscirono a prendere la sponda destra a causa dell’accanita resistenza italiana e di una provvidenziale piena del fiume. ​

Ciononostante, l’esercito austro-ungarico schierato sul fronte italiano poteva contare su forze consistenti che ancora non avevano dato alcun segno di cedimento, dotate di numerose artiglierie abbondantemente rifornite di munizioni. Falliti i ripetuti sondaggi di pace promossi dall’imperatore Carlo, e alla luce della grave situazione interna del paese, l’unica via percorribile era quella che avrebbe condotto ad una netta vittoria sul campo contro i secolari nemici italiani. La nuova offensiva sul Piave del giugno 1918 fu preparata dagli alti comandi austriaci con l’imperativo che non poteva e non doveva fallire.

L’offensiva austriaca scattò il 13 giugno sul Tonale e il 15 giugno dall’altopiano d’Asiago al mare, cogliendo successi parziali ed effimeri. 
Maggiori preoccupazioni destarono le operazioni lungo il Piave, dove le difese italiane erano meno forti. Pur dovendo fronteggiare una nuova piena del fiume, gli austriaci in un primo tempo riuscirono a traversarlo in più punti, impadronendosi del Montello e di una striscia di terreno tra le Grave di Papadopoli e il mare. Tuttavia – ancora una volta – il tempestivo intervento dell’artiglieria e dell’aviazione prima bloccò l’avanzata, poi distrusse i ponti di barche attraverso i quali transitavano le truppe austriache e i rifornimenti, rendendo insostenibili ulteriori avanzate.
Il successivo afflusso delle riserve italiane permise infine di riconquistare il terreno perduto.

Nonostante il grande valore delle truppe imperial-regie, che in alcuni punti misero seriamente a rischio la tenuta del fronte, e malgrado alcuni limiti di efficienza del comando supremo di Diaz, la battaglia del Solstizio si concluse con una netta vittoria italiana.

Anche la galleria fotografica è dedicata alle operazioni sulla linea del Piave.

La biografia si occupa di Luigi Rizzo mentre le testimonianze affrontano l'impresa di Premuda

La puntata è consultabile online sul sito: www.lagrandeguerrapiu100.it

La Grande Guerra + 100 è anche su Facebook (La Grande Guerra più 100) e su Twitter (https://twitter.com/GGpiu100).