Studenti durante una lezione, foto archivio C3A.

Formazione

COLTIVA IL TUO FUTURO

Rispondere ai quesiti del mondo produttivo con i progetti di tesi del C3A

31 luglio 2018
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Ilaria Pertot
Massimo Bertamini
di Ilaria Pertot e Massimo Bertamini
Rispettivamente direttrice del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A) e coordinatore del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia del C3A dell’Università di Trento.

In un mondo dove il cambiamento è sempre più rapido, si rendono necessarie competenze nuove e grande flessibilità, unite alla capacità di cogliere velocemente le novità. La tesi di laurea diventa per gli studenti e le studentesse di viticoltura ed enologia il primo vero momento in cui sono chiamati a mettersi in gioco in un contesto reale di ricerca e sperimentazione. Oltre alla tradizionale modalità di predisposizione dell’elaborato finale, il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A) dell’Università di Trento sta sperimentando una nuova formula di didattica innovativa.

Il nuovo approccio prevede l’individuazione di gruppi di 6-12 studenti o studentesse interessati a trattare una specifica tematica. Dopo aver ricevuto un approfondimento sul tema, sono posti di fronte a un quesito scientifico proposto dal mondo produttivo, dall’industria o da ricercatori. Gli studenti dovranno quindi sviluppare un progetto di ricerca o sperimentazione che porti a una soluzione o risposta a tale questione. Ciascuno svilupperà un pacchetto di lavoro del progetto generale, mantenendo quindi un’individualità del lavoro di tesi, ma in un ambito di progettualità comune. Di conseguenza gli studenti sono coinvolti attivamente in tutte le fasi: dalla progettazione, all’esecuzione, fino alla presentazione dei risultati. Questa nuova modalità stimola il lavoro di gruppo, ma permette contemporaneamente la valutazione del singolo pacchetto di lavoro dello studente. Il coinvolgimento di aziende nella formulazione del “quesito scientifico” e la loro partecipazione durante tutto il progetto ne amplifica la ricaduta sul territorio (in particolare per le tipologie di progetto più applicative). In questo modo, inoltre, si ottimizzano i tempi, gli studenti sono stimolati a confrontarsi con problemi concreti del mondo viti-enologico e gli output ottenuti sono facilmente trasferibili nel modo reale. 

Ciascun progetto di tesi prevede l’individuazione del quesito scientifico e dell’obiettivo della ricerca, a cura dei docenti, dei ricercatori e delle aziende, al quale segue la predisposizione di un progetto di massima. Successivamente le aziende presentano l’idea di progetto agli studenti e viene individuato il team che svilupperò il programma dettagliato delle attività di progetto e dei singoli pacchetti di lavoro che costituiranno i singoli elaborati finali (tesi). Al termine dell’attività di ricerca, condotta sotto la supervisione di un docente e in collaborazione con l’azienda, gli studenti predisporranno i singoli elaborati e organizzeranno un evento in cui presenteranno i risultati all’azienda, alla comunità scientifica, e a tutti i soggetti interessati, a seconda del tema individuato. L’elaborato finale sarà inoltre un esercizio importante per allenarsi a comunicare i risultati della ricerca in ambito tecnico/scientifico.

A seconda delle loro attitudini gli studenti potranno sceglie tra tre macro-tipologie di progetto: ricerca, industriale, agronomico/enologico. La prima tipologia comprende tesi che si occupano prevalentemente di temi sviluppati all’interno di progetti scientifici di ricerca anche di base. Le tesi della seconda categoria si concentrano prevalentemente su ricerca e sviluppo di prodotti, strumenti e tecnologie in viticoltura ed enologia. È inoltre previsto uno sponsor industriale che possa guidare gli studenti nel progetto. Infine gli studenti possono scegliere la tipologia di progetto agronomico/enologico che comprende prevalentemente ricerca e sviluppo di tecniche per la coltivazione e la vinificazione. Questo progetto deve essere individuato dallo sponsor aziendale (cantina, cooperativa, azienda agricola).

Il progetto “Coltiva il tuo futuro” è già stato avviato con due temi di ricerca proposti dall’industria: uno si concentra sullo sviluppo di una applicazione per la gestione dei trattamenti su vite e del quaderno di campagna. Il secondo mira a valutare i possibili effetti ecologici secondari della confusione sessuale vibrazionale, un nuovo metodo per controllare gli insetti fitofagi della vite che utilizzano segnali vibrazionali per il riconoscimento e l’accoppiamento.