Foto archivio Trento Smart City © Romano Magrone

Eventi

Cittadini al tempo del digitale

Dal 16 al 22 settembre torna la Trento Smart City Week. Intervista a Fabrizio Granelli

10 settembre 2019
Versione stampabile
di Marinella Daidone
Lavora presso la Divisione Comunicazione, Eventi e Branding dell'Università di Trento

Torna la Trento Smart City Week, giunta alla terza edizione, che dal 16 al 22 settembre animerà piazza Duomo, Palazzo Geremia e altri luoghi della città.

Ne abbiamo parlato con Fabrizio Granelli, professore Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (DISI) e referente dell’iniziativa per l’Università di Trento, che è uno degli enti promotori. 

Professor Granelli, ci può parlare del tema di quest’anno della Smart City e di come questi argomenti ci riguardino tutti da vicino? Fabrizio Granelli

Il tema di quest’anno è “Cittadini al tempo del digitale”, per enfatizzare che una Smart City non è un paradigma tecnologico a sé stante, ma essenzialmente un intero ecosistema che consente un ammodernamento e miglioramento della qualità della vita nelle città dove il cittadino è al centro dei processi e ne diventa attore e protagonista.

In sostanza, il cittadino di oggi è immerso in questo ambiente urbano intelligente e per sfruttarlo bene deve esserne consapevole in prima persona. Per fornire qualche esempio, si parla di “illuminazione intelligente” che permette di risparmiare energia, di sistemi per consentire ai cittadini di navigare attraverso la città in sicurezza, di ausilio al parcheggio − per individuarli e pagare in autonomia − , ma anche di sistemi per la gestione ottimale di energia, rifiuti e risorse in generale.

Ovviamente l’esistenza di una Smart City non può prescindere dalla presenza di un’infrastruttura di comunicazione capillare, che a Trento − e nel Trentino in generale − viene garantita dalla rete in fibra ottica e dalla presenza capillare di punti d’accesso WiFi o copertura cellulare 4G LTE.

Può parlarci del programma: come sarà articolato e quali sono le novità di quest’anno?

Quest’anno abbiamo cercato di creare un programma integrato che dimostri quanto la nostra Università investa nella ricerca per rendere “Smart” Trento e tutta la regione. Avremo quindi una rassegna dei differenti aspetti di una città intelligente: da Smart Health e Smart Food a Smart Mobility e Smart Citizen, ma anche gli oggetti di tutti i giorni possono diventare Smart Objects o essere collegati tramite una Smart Infrastructure di comunicazione.

La maggior parte di questi argomenti sarà trattato presso locali adibiti ad hoc in Piazza Duomo tramite conferenze, tavole rotonde, o dimostrazioni pratiche, in modo da coinvolgere gli interessati in maniera più diretta possibile.

Penso che ognuno troverà tanti argomenti di interesse, per esempio avremo una sessione sui droni per uso civile per rispondere alle curiosità dei partecipanti e discutere di regolamentazione e utilizzo di questi nuovi “giocattoli” tecnologici.

In aggiunta, dal 20 al 22 settembre l’Università di Trento avrà, sempre in piazza Duomo, uno stand che rappresenterà il punto di riferimento per gli interessati, dove incontreremo gli studenti delle superiori e saremo a disposizione dei visitatori.

Il nostro ateneo è tra i promotori dell’iniziativa. Oltre a lei ci sono altri docenti coinvolti? Di questi argomenti vi occupate anche nelle vostre attività di ricerca?

Il nostro Ateneo è estremamente attivo in diverse aree che rientrano nel concetto di “Smart City”. L’argomento è fortemente interdisciplinare, pertanto vede l’interesse e il contributo di molti dei dipartimenti dell’Ateneo trentino. Ovviamente sono fortemente coinvolti i dipartimenti con componenti nell’ambito dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), quindi il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) e il Dipartimento di Ingegneria Industriale (DII). In questa iniziativa, in particolare, siamo coinvolti in prima persona io, il collega del DISI Luca Turquet, e Paolo Bosetti del DII.

Tuttavia, altri dipartimenti sono coinvolti e presenteranno le loro idee e soluzioni in ambito “Smart City”, e in particolare quest’anno avremo Francesca Forno ed Elisa Brini del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale.

La IEEE Smart Cities Initiative ha inserito la città di Trento nella classifica delle prime 10 Smart Cities al mondo. Ci può dire cosa significa e che rapporti scientifici ci sono tra l’Ateneo e la IEEE? 

È motivo di orgoglio per noi aver ottenuto questo riconoscimento, ad evidenziare l’impegno del sistema trentino nel voler transitare l’intera provincia in una visione di “Smart Region”. La IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers) è sul fronte tecnologico il nostro punto di riferimento a livello mondiale.

Molti colleghi di DISI e DII sono direttamente coinvolti sia nel presentare i loro lavori ai convegni IEEE che nella loro organizzazione e, ancora più importante, ricercatori e professori del nostro Ateneo hanno ricoperto e ricoprono posizioni gestionali e di indirizzo nelle più importanti aree di sviluppo attuale della IEEE. In questo momento io presiedo la Sezione Italia della IEEE Communications Society e Vehicular Society e, a livello internazionale, ho l’onore di servire in qualità di direttore per la Didattica della IEEE Communications Society, ovvero la sezione della IEEE che opera nel settore delle telecomunicazioni.