Venerdì, 29 maggio 2020

Oltre 30mila tamponi: il Trentino ringrazia il suo Ateneo

Visita della giunta provinciale ai laboratori di UniTrento

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Oltre 30mila tamponi effettuati a partire dal 2 aprile sette giorni su sette. Circa 120 persone tra professori, ricercatori, assegnisti di ricerca, dottorandi e personale tecnico-amministrativo coinvolti. Risorse proprie dell'Ateneo per un milione di euro, stanziate dal Consiglio di amministrazione, in gran parte per coprire le spese per i materiali impiegati.

È uno sforzo importante a servizio della comunità trentina quello sostenuto dall’Università di Trento in queste settimane di emergenza Covid-19, con il coordinamento dell’unità operativa di Microbiologia e Virologia dell’ospedale Santa Chiara.

L’Ateneo, grazie al coinvolgimento diretto del personale del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata (CIBIO), ha allestito al Polo Ferrari di Povo un vero e proprio laboratorio di emergenza che per oltre 50 giorni ha supportato l’Azienda provinciale per i servizi sanitari nell’analisi dei tamponi effettuati sul territorio provinciale e ha realizzato in casa i reagenti, difficili da trovare sul mercato a causa della forte richiesta.

E anche grazie al contributo straordinario dell’Università di Trento e del Laboratorio di Diagnostica molecolare avanzata in varie giornate si è raggiunto il record di tamponi in relazione alla popolazione residente.

Per ringraziare l’Ateneo per l’impegno a favore della sanità trentina la giunta provinciale si è recata in visita ai laboratori dell’Ateneo al Polo Ferrari a Povo.

La delegazione, composta dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dagli assessori Achille Spinelli e Stefania Segnana e dalla dirigente Laura Pedron, ha incontrato il rettore Paolo Collini, il direttore del Dipartimento Cibio, Alessandro Quattrone e il virologo Massimo Pizzato.

Alla visita era presente anche una rappresentanza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari con cui l’Ateneo ha lavorato fianco a fianco in queste settimane: il direttore generale Paolo Bordon e il direttore della patologia clinica Patrizio Caciagli.

Oltre all’analisi dei test diagnostici tra le attività portate avanti dall’Università di Trento con il Dipartimento Cibio in queste settimane, anche la ricerca per il vaccino che entro fine anno potrebbe iniziare la sperimentazione sull'uomo.

Nel comunicato stampa ulteriori dettagli e le dichiarazioni del rettore Paolo Collini, del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e del direttore generale di Apss Paolo Bordon.