Martedì, 24 novembre 2020

Giornata contro la violenza sulle donne

Identità e stereotipi maschili al centro della riflessione

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Da quasi trent’anni ogni 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, avvenuto nel 1960. Una data simbolica che viene sottolineata da tante azioni di sensibilizzazione.

Anche l’Università di Trento, attraverso il suo Ufficio Equità e Diversità, partecipa con due iniziative nei prossimi giorni: uno spettacolo teatrale e una tavola rotonda per contribuire alla prevenzione e al contrasto nei confronti della violenza di genere.

Lo spettacolo “Eppur m'uccise” dell’associazione “Giardino delle arti” promosso insieme da Opera Universitaria di Trento e Università con il Comitato Unico di Garanzia e l’Ufficio Equità e Diversità andrà in scena in una veste online, nel rispetto delle restrizioni dovute alla situazione sanitaria, mercoledì 25 novembre alle 20.30. Lo spettacolo sarà trasmesso sul canale Youtube della compagnia Giardino delle Arti, preceduto da un’introduzione della professoressa Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università di Trento.

Lo spettacolo, teatrale e musicale, nasce da un’idea di Rocco Sestito (che ha curato anche l’adattamento e la regia) e Maria Letizia Grosselli. Racconta il femminicidio attraverso due quadri, ciascuno dedicato a un grande melodramma di fine ‘800: il primo sulla Carmen di Bizet, il secondo l’Otello di Verdi. Lo spettacolo vedrà in scena due cantanti liriche che daranno voce ai personaggi così diversi di Carmen e Desdemona, e un attore che con la sola voce recitata interpreterà sia Don Josè che Otello.

È dedicata invece agli stereotipi di genere che riguardano gli uomini e alla retorica sui ruoli maschile e femminile la tavola rotonda "Se questo è un uomo. Identità maschili e violenza di genere". Si terrà sempre online, venerdì 27 novembre alle 15 sulla piattaforma Zoom. Dopo il saluto introduttivo – anche da parte della presidente della Commissione provinciale pari opportunità tra donna e uomo Paola Maria Taufer - prenderà la parola la prorettrice Barbara Poggio per un’introduzione ai lavori, che saranno moderati insieme a Patrizia Tomio, responsabile dell’Ufficio Equità e Diversità dell’Università di Trento. Interverranno poi la prof.ssa Giuseppina Pacilli, docente all’Università degli Studi di Perugia e autrice del volume: “Uomini duri. Il lato oscuro della mascolinità (2020)” e il dott. Stefano Ciccone, fondatore dell’Associazione nazionale “Maschile Plurale”. L’iscrizione è obbligatoria. L’evento in diretta sarà poi riproposto sul canale Youtube dell’Università di Trento.

Iniziative dalle associazioni studentesche

Previste per l’occasione anche due iniziative da parte dell’Associazione studentesca UNITiN. La prima sarà la conferenza via Zoom “Quanto ci costa?mercoledì 2 dicembre alle 18. Economicamente il gender gap è un fenomeno ampiamente diffuso in ogni paese del mondo, ma la differenza di salario tra uomo e donna e la differenza di tasso di disoccupazione sono molto accentuate qui in Italia. Nell’incontro si vuole analizzare il fenomeno dal punto di vista economico e sociale capendo il perché della sua esistenza e cosa comporta. Interverranno Barbara Poggio, docente al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e prorettrice alle politiche di equità e diversità e Paola Villa, docente al Dipartimento di Economia e Management di UniTrento.

Il giorno successivo, mercoledì 9 dicembre sempre alle 18, si parlerà invece di “Medicina e Genere” sempre sulla piattaforma Zoom. Uomini e donne dovrebbero essere uguali e avere gli stessi diritti. I corpi delle donne e degli uomini anatomicamente e biologicamente sono però differenti e meriterebbero cure e attenzioni diversificate. Ad oggi però la medicina prende principalmente in considerazione un essere umano standard, tendenzialmente di genere maschile e con un determinato peso e altezza. Questo determina lacune in termini di diagnosi e trattamento delle patologie che a volte va a discapito delle donne. Se ne parlerà con il dottor Maurizio del Greco, cardiologo e direttore del reparto di Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria del Carmine e la dottoressa Elena Bravi, psicologa.