Esperienze di tirocinio. Foto Giovanni Cavulli, archivio Università di Trento

Orientamento

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: OPPORTUNITÀ PER ORIENTARSI E CRESCERE

L’Ateneo accoglie studenti e studentesse delle scuole superiori per i tirocini previsti dal decreto Buona Scuola

7 settembre 2016
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Elisabetta Nones
di Elisabetta Nones
Lavora presso la Direzione didattica e servizi agli studenti dell’Università di Trento.

Il progetto Alternanza Scuola Lavoro rientra nell’ambito del decreto Buona Scuola di Matteo Renzi introdotto con la legge 107/2015. Obiettivo del progetto è quello di avvicinare al mondo del lavoro gli studenti e le studentesse del terzo, quarto e quinto anno degli istituti superiori, facendo loro provare un’esperienza lavorativa all’interno di un’azienda o di un ente disposti ad accoglierli. L’Università di Trento si è resa disponibile e ha individuato circa un centinaio di posizioni all’interno delle proprie strutture accademiche e amministrative. Le posizioni offerte sono state divulgate a tutte le scuole del territorio provinciale che hanno quindi segnalato le varie espressioni di interesse dei propri studenti e studentesse per l’una o l’altra posizione. Nel periodo estivo una settantina di ragazzi e ragazze provenienti da 11 istituti scolastici trentini hanno preso parte a tirocini all’interno di UniTrento. Il coinvolgimento dell’Ateneo è stato piuttosto rilevante. Da una iniziale sinergia con il Dipartimento della Conoscenza della Provincia di Trento, con cui sono state concordate le modalità e le pratiche amministrative e che ha divulgato le posizioni di tirocinio a tutte le scuole, si è attivata una stretta collaborazione tra le scuole e l’Ateneo per la stipula delle convenzioni e la predisposizione dei progetti formativi. Principali attori del progetto – oltre agli studenti, veri protagonisti dell’iniziativa –  sono stati i tutor universitari, i tutor scolastici, le segreterie didattiche delle scuole e tutte le strutture dell’Ateneo, che hanno fornito il necessario supporto organizzativo, amministrativo e tecnico-logistico.
Il progetto continuerà anche in futuro con nuovi tirocini nel periodo aprile-settembre 2017.

Affidiamo alle parole di studenti, studentesse e tutor il bilancio di questa prima fase dell’iniziativa.

L’ESPERIENZA DI STUDENTI E STUDENTESSE 

Federico Dossi, Liceo Classico “G. Prati”, Trento 
Ho avuto un’impressione generale molto buona e ho trovato un’organizzazione pronta ad accoglierci. Il primo giorno i miei tutor mi hanno introdotto agli argomenti che avrei affrontato e poi mi hanno messo subito al lavoro. Ho avuto l’impressione di essere preso sul serio e sono stato trattato quasi da giovane collega: i tutor hanno risposto con piacere alle domande che ponevo, ma hanno ascoltato anche le mie impressioni. I temi trattati (come il funzionamento dell’università, le politiche di finanziamento europeo della ricerca, il programma Horizon 2020) sono stati davvero interessanti. Seppure complessi in alcuni passaggi, grazie alla guida dei tutor sono riuscito a comprenderli, trovando punti che mi hanno incuriosito, tanto da essermi ripromesso di proporli a scuola a insegnanti e compagni. Due gli aspetti principali che mi porto a casa: uno di conoscenza, l’altro di esperienza. In un periodo così difficile per l’Unione europea, conoscere cosa fa l’Europa in concreto per tutti noi è fondamentale. Elaborare, sui temi trattati, una presentazione powerpoint efficace e arrivare ad esporla con successo era l’obiettivo finale del tirocinio che, a detta dei tutor, ho raggiunto e superato. È stata un’esperienza preziosa.

Rosanna Crepaz, Scuola Ladina di Fassa, Pozza di Fassa
Ho avuto una buonissima impressione del tirocinio e dell'università in generale. Penso sia stato un percorso formativo molto utile, non solo per le cose che non conoscevo e che ho imparato durante il tirocinio, ma anche perché mi ha fatto provare per un breve periodo com'è la vita universitaria e come funziona l'università. Sono molto felice di aver colto l'occasione quando mi si è presentata perché mi ha permesso di portare a casa nuove nozioni di sociologia e psicologia dei consumi, argomenti di cui inizialmente sapevo ben poco; inoltre mi ha permesso di orientarmi meglio per quanto riguarda il mio futuro, dandomi un assaggio di come potrebbe continuare il mio percorso di studi una volta conseguito il diploma. 

L’OPINIONE DEI TUTOR SCOLASTICI E UNIVERSITARI

Sara Ianeselli, referente per l’Alternanza Scuola Lavoro del Liceo Classico “G. Prati”, Trento
L'alternanza scuola-lavoro, attiva nella scuola trentina da più di vent'anni, rappresenta una modalità di formazione estremamente efficace e produttiva per gli studenti. L'introduzione dell'obbligatorietà ha offerto a tutti gli studenti, e non solo ai volontari, la possibilità di un primo contatto con il mondo del lavoro e di una messa in gioco delle competenze apprese in ambito scolastico e non solo. L'Università di Trento ha risposto a tale domanda con un pacchetto di progetti molto chiaro e ben organizzato. L'organizzazione impeccabile ha permesso un'ottima interazione, sia con la scuola sia con gli studenti interessati che hanno espresso feedback molto positivi. Ora che la strada è aperta la collaborazione non può che migliorare, sincronizzando i tempi della domanda e dell'offerta e ampliando i settori disponibili.

Vanessa Ravagni e Claudio Nidasio, tutor di Federico Dossi, Divisione Supporto alla ricerca scientifica e al trasferimento tecnologico, Università di Trento
Il progetto Alternanza Scuola Lavoro ha offerto ad aziende e istituzioni del territorio, per la prima volta in modo organico, la possibilità di ospitare dei tirocinanti delle scuole superiori. Per noi è stato un modo per cogliere spunti e idee innovative – anche legate al mondo dei social – su come veicolare al meglio i temi della ricerca. I nostri tirocini si sono infatti focalizzati sulle politiche di finanziamento della ricerca, sulla comunicazione delle opportunità della ricerca e sul project management. Su questo sono stati raccolti interessanti stimoli anche derivanti da un confronto che gli studenti hanno effettuato comparando l’Università di Trento con altri atenei a livello nazionale e internazionale. Entrare in contatto con realtà lavorative – seppur per un breve tempo – già a partire dalla scuola superiore può avere senz’altro una valenza positiva per gli studenti che possono così sperimentare sul campo l’organizzazione del lavoro e le dinamiche di relazione, e cominciare ad esplorare possibili professionalità e sbocchi occupazionali.