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Orientamento

Professione meteorologo

La prima laurea magistrale in Environmental Meteorology

27 febbraio 2019
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di Marinella Daidone
Lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Mancava nel panorama formativo italiano un percorso di studi specifico sulla Meteorologia. Questo fino allo scorso anno, quando l’Università di Trento, in collaborazione con l’Università di Innsbruck, ha attivato la laurea magistrale in Environmental Meteorology. Ne abbiamo parlato con il coordinatore Dino Zardi, professore di Fisica dell’atmosfera presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica e responsabile scientifico del Festivalmeteorologia.

Professor Zardi, la laurea magistrale in Environmental Meteorology è unica in Italia. Ce ne può parlare?

Si tratta di una vera novità in Italia perché è un corso di studi di secondo livello specificamente centrato sulla meteorologia e con una forte caratterizzazione sulle applicazioni di interesse ambientale, compresi i processi che controllano il clima terrestre e i suoi cambiamenti a scala globale.

Quali sbocchi dà questo titolo di studio?

La qualifica ottenuta preparerà per una serie di possibili impeghi: da quello di previsore nei servizi meteorologici, sia pubblici che privati (settore quest’ultimo in continua crescita), esperti nelle analisi climatologiche, consulenti a supporto delle valutazioni di impatto ambientale, della valutazione delle risorse energetiche da fonti rinnovabili, della gestione delle operazioni agricole, periti per l’accertamento dei fattori meteorologici nella stima dei danni e dei relativi risarcimenti da parte delle compagnie assicurative e in sede di controversie legali.

Quali competenze devono avere il meteorologo e la meteorologa di domani? 

Gli esperti e le esperte del futuro dovranno conoscere bene i processi fisici che governano i fenomeni atmosferici, ma anche molti aspetti tecnici delle diverse misure atmosferiche e dei modelli matematici e numerici che grazie ai calcolatori ci consentono di simulare in anticipo questi fenomeni e fare le previsioni. Le competenze di base dei meteorologi sono stabilite a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (OMM), l’agenzia dell’ONU competente per il coordinamento internazionale della meteorologia di cui l’Italia fa parte assieme ad altre 198 nazioni. Il Rappresentante Permanente d’Italia presso l’OMM ha esaminato il percorso degli studi e ne ha attestato la conformità con le raccomandazioni dell’OMM.

Lei è il responsabile scientifico del Festivalmeteorologia, diventato ormai un importante appuntamento a livello nazionale. A cosa è dovuto, a suo parere, questo interesse diffuso per il meteo da parte di tutti noi?

È dovuto alla crescente consapevolezza che il meteo condiziona la nostra esistenza ogni giorno, quindi è meglio sapere in anticipo che cosa ci attende e poterci organizzare meglio. Anche perché con internet, le app e i social, ormai l’informazione meteo è disponibile ovunque. Ma giustamente sempre più persone vogliono sapere che cosa c’è dietro, e quali sono più affidabili.