Da quasi 30 anni la principale attività di ricerca di Gian-Franco Dalla Betta (professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento) riguarda l’ideazione, la progettazione e lo sviluppo di rivelatori di radiazione. In particolare, fin dal 2005, il filone di ricerca più importante, sia come coinvolgimento che come impatto, ha riguardato i rivelatori con elettrodi tridimensionali (3D detectors).
Per questo rappresenta una sorta di premio alla carriera il riconoscimento che ha ricevuto nella sessione plenaria introduttiva della conferenza IEEE Nuclear Science Symposium che si è svolta il 6 novembre scorso a Vancouver, in Canada.
Ha ottenuto il "2023 IEEE Emilio Gatti Radiation Instrumentation Technical Achievement Award", con la motivazione: «For the original design of double-sided 3D silicon pixel detectors».
Gian-Franco Dalla Betta spiega: «I pixel 3D sono una tipologia specifica di rivelatori per la tracciatura di particelle cariche in fisica delle alte energie, caratterizzati da una altissima resistenza al danno da radiazione. Quelli progettati in tecnologia “doppia-faccia”, oggetto del premio, sono stati i primi ad essere utilizzati in un esperimento del Cern (Atlas)».