Da sinistra: Andrea Francesconi, Luisa Varetto, Giampaolo Armellin, foto archivio Università di Trento

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TECNOLOGIA SEMANTICA A SUPPORTO DELL'INNOVAZIONE

Il progetto S-Grouper a sostegno dei processi di codifica delle attività ospedaliere

14 luglio 2014
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Andrea Francesconi
di Andrea Francesconi
Professore associato presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.

Il 24 giugno il DEM – Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, in occasione di un apposito convegno indirizzato ai manager ed ai professionisti delle aziende di servizi sanitari, ha presentato i risultati di un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento.

La ricerca è stata svolta in collaborazione con due aziende: GPI informatica con sede a Trento ed Expert System con sede a Modena, che rappresentano due importanti player nel settore dei servizi informatici, nel primo caso, e nel settore della tecnologia semantica nel secondo caso.

Il progetto di ricerca si è basato sulla opportunità di innovare i processi di rilevazione e di codifica delle attività ospedaliere di ricovero e cura, con l’obiettivo di minimizzare il coinvolgimento dei medici e di migliorare la qualità e l’accuratezza delle informazioni inerenti le attività di diagnosi e cura per acuti.

Il progetto ha consentito di predisporre un prototipo di motore semantico integrato nei sistemi informativi ospedalieri, di cui si è data dimostrazione durante il convegno. Il contributo del DEM (attraverso i docenti Andrea Francesconi e Roberta Cuel) ha consentito, da un lato, di mappare e reingegnerizzare i processi di rilevazione e codifica delle attività ospedaliere, dall’altro di definire un business model per valutare la sostenibilità del prodotto nel mercato delle aziende di servizi sanitari italiane.

Alla base del progetto si collocano gli attuali meccanismi istituzionalmente previsti di misurazione della attività ospedaliere basati sul sistema DRG (Diagnosis-related groups, ovvero Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi). In Italia, infatti, così come in molti altri paesi, il sistema DRG – sviluppato nei primi anni ’80 negli USA – è stato adottato sia a fini di misurazione della casistica ospedaliera, sia a fini di finanziamento totale o parziale delle attività ospedaliere. Il sistema di misurazione in molti ospedali è supportato da uno specifico software gestionale noto come DRG-Grouper (brevetto mondiale di 3M) che, partendo dai dati clinici del paziente, è in grado automaticamente di generare il relativo DRG. L’efficacia del processo dipende comunque dall’effettivo coinvolgimento dei medici nella raccolta e nell’analisi dei dati clinici rilevanti. Questi dati sono, infatti, raccolti durante il periodo di ricovero del paziente sulla base delle prestazioni sanitarie effettuate. Come facilmente intuibile, i medici non apprezzano le attività di raccolta e codifica dei dati clinici che sottraggono loro tempo prezioso da dedicare ai malati. Per questo motivo, in molti casi, si determinano rilevanti errori di misurazione e di codifica che sono, a loro volta, fonte di numerosi problemi per il management ospedaliero.

L’obiettivo della ricerca è stato quello di sperimentare come il processo di misurazione e codifica possa essere migliorato e reso più efficace tramite l’implementazione della tecnologia semantica integrata nei sistemi informativi ospedalieri. L’analisi semantica consente di far emergere in maniera automatica dalla documentazione esistente quelle informazioni che sono necessarie e rilevanti per verificare la qualità della documentazione clinica e per codificare i DRG. L’introduzione di tale tecnologia non può prescindere da una reingegnerizzazione dei processi amministrativi e sanitari in ambito ospedaliero e può generare notevoli impatti in termini di miglioramento delle performances economiche, amministrative e cliniche, quali, tra le altre:

  1. Nella prospettiva dei clinici:
    • la riduzione del tempo dedicato alle attività di misurazione e codifica
    • l’immediata individuazione di rilevanti errori di codifica
    • l’immediata individuazione di informazioni cliniche mancanti o omesse
  2. Nella prospettiva delle aziende di servizi sanitari:
    • un sistematico supporto al miglioramento della documentazione clinica
    • un supporto proattivo ai controlli interni di qualità e appropriatezza delle attività svolte
  3. Nella prospettiva dei finanziatori del Sistema (regioni e province autonome)
    • la possibilità di un controllo massivo della documentazione clinica
    • il recupero di finanziamenti non dovuti

Gli impatti ipotizzati sono stati sperimentati ed effettivamente riscontrati nell’ambito della prima sperimentazione dello strumento presso l’Azienda Ospedaliera Santa Croce di Cuneo ed illustrati nel convegno dalle dottoresse Luisa Varetto (responsabile del controllo di gestione) e Maria Chiara Farinelli (responsabile dei sistemi informativi).