SummerLab, foto Teresa Lopez-Arias, archivio DiCoMat

Vita universitaria

PICCOLI SCIENZIATI CRESCONO

SummerLab: un’iniziativa per avvicinare i giovanissimi alla scienza promossa dal Dipartimento di Matematica

23 luglio 2016
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Elisabetta Ossanna
di Elisabetta Ossanna
Coordinatrice del Laboratorio di Didattica e Comunicazione della Matematica (DiCoMat) del Dipartimento di Matematica dell’Ateneo.

Aprire i laboratori ai giovanissimi per avvicinarsi alla scienza in modo divertente e simpatico dentro l’affascinante mondo dei laboratori didattici della nostra Università: un’idea che abbiamo voluto realizzare in forma sperimentale, come proposta dedicata ai figli dei dipendenti (dagli 8 ai 13 anni), attraverso una settimana di laboratori scientifici che ha preso il nome di SummerLab.

Grazie alle sensibilità diffuse nel Dipartimento di Matematica il progetto ha potuto prendere forma e diventare una proposta concreta del Laboratorio DiCoMat. Il sostegno dei tecnici dei laboratori LDSS del Dipartimento di Fisica è stato immediato e caloroso, dalla progettazione alla realizzazione. Fondamentale è stato l’entusiasmo della prorettrice Barbara Poggio nel sostenere la nostra proposta in cui ha subito riposto fiducia. Nell’ottica di promuovere una sempre maggior sensibilità al tema del work life balance, la Divisione Risorse Umane e Organizzazione la ha accolta e offerta al personale dell’Ateneo.

I giovani e le giovani partecipanti hanno potuto confrontarsi con diversi fenomeni che appartengono alla loro quotidianità come smontare computer, manipolare l’aria, realizzare contenitori riducendo lo spreco, confrontarsi con il calore.
Teresa Lopez-Arias, che ha realizzato il laboratorio Giochiamo con l'aria, ci spiega cosa è successo. “Abbiamo scoperto alcune proprietà dell'aria attraverso semplici esperimenti, rispondendo a varie curiosità. L’aria occupa spazio, è comprimibile, esercita pressione? Poi abbiamo pesato l'aria usando una bilancia a bracci uguali. Non era una misura semplice e tutti hanno lavorato con metodo e determinazione. È stato molto interessante discutere insieme ai ragazzi le loro idee e proposte, e verificarle sul momento con i materiali che avevamo a disposizione.”
Pier Luigi Minati, che ha guidato i ragazzi nell’affascinante mondo dei computer con il laboratorio Curiosando in un computer, ha voluto scoprire con loro cosa c’è in quella scatola che sembra vuota, ma attraverso cui prendono vita videogiochi, filmati, si naviga in Internet, si scrivono le relazioni per la scuola… Ha invitato così a interrompere per una mattina il ruolo di utilizzatori per conoscere dall’interno il funzionamento di un computer. L’entusiasmo è salito alle stelle e i cacciavite giravano senza sosta per arrivare fino al pezzo più piccolo e nascosto.
La scrivente ha condotto i laboratori di matematica Figure nascoste, figure segrete e Cambia forma, cambia costo. Nel primo i partecipanti hanno costruito diverse figure solide partendo da indicazioni di diverso tipo (disegni, narrazioni, ombre) e con svariati materiali, con l’intento di rinforzare la capacità di visualizzazione spaziale legata a configurazioni non statiche, sperimentate direttamente con le proprie mani. Nel secondo siamo partiti da un mondo fatto di cubi per valutare l’impatto della forma sul costo di costruzione, o sulla capacità, fino ad arrivare a costruire contenitori capienti minimizzando i costi. Costruirne uno, partendo da un foglio di cartoncino, non è impresa semplice, soprattutto se l’obiettivo è far sì che contenga il maggior numero possibile di lenticchie. Ma riempirlo di lenticchie e controllare il peso è stato un grande divertimento!
Mauro Hueller racconta il laboratorio da lui condotto, Il calore, quello sconosciuto. “Partendo dalla domanda “Perché usiamo certi materiali e non altri?” abbiamo messo in luce le proprietà termiche dei corpi e dei gas attraverso piccoli esperimenti. Ad esempio la gara di conducibilità con biglie, candela e cronometro per vedere quale metallo trasferisce il calore più in fretta. E ancora la nuvola in bottiglia, la dilatazione dei metalli, l’espansione e la compressione dei gas. Per finire abbiamo realizzato un piccolo termoscopio da portare a casa.”

Diversi attori si sono dunque alternati nell’arco della settimana e fondamentale è stata la presenza di una figura fissa di riferimento che organizzasse anche le attività ludiche. Questa è stata interpretata con professionalità da Valeria Volpini, giovane laureata in Matematica, che a fine esperienza ha commentato “Una settimana intensa dove i ragazzi sono entrati in contatto con la fisica e la matematica, capendo subito che ciò che conta è non stancarsi mai di fare domande". Nel lavoro di animazione pomeridiana è stata sostenuta da Silvia Pancieri, laureanda in giurisprudenza. La giornata infatti si è strutturata in un momento di accoglienza a inizio della mattinata, laboratorio, pranzo nella mensa universitaria e pomeriggio di giochi.

Nel complesso sono state esperienze interessanti, emotivamente positive e divertenti, come emerge dai questionari rivolti ai ragazzi e ai genitori, che hanno chiesto compatti la riedizione di questa esperienza per il prossimo anno.