Trento durante una cerimonia di laurea ©UniTrento ph. Daniele Mosna

Vita universitaria

UniCittà, simbiosi di valore a costo zero

Il segreto del protocollo di intesa tra Ateneo e Comune di Trento

14 luglio 2022
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di Elisabetta Brunelli
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

Simbiosi, reciprocità, comunità, scambio. Sono queste le chiavi del successo del protocollo d’intesa che dal 2016 unisce Comune di Trento e Università di Trento nella realizzazione del progetto UniCittà nel segno della sostenibilità e della partecipazione. L’obiettivo di fondo è il miglioramento della qualità della vita della cittadinanza nel suo complesso tra residenti, persone che arrivano in città per turismo e giovani che scelgono Trento per vivere la loro esperienza universitaria.

La firma da parte del rettore Flavio Deflorian e del sindaco Franco Ianeselli del Piano attività 2022, avvenuta a Palazzo Geremia lo scorso 12 luglio, ha offerto l’occasione per riflettere sulla strada percorsa insieme negli anni e sul segreto di un accordo che sa trovare stimoli sempre nuovi per mantenere freschezza e slancio.

Sul miglioramento per tutta la città si è concentrato il sindaco. Un miglioramento che guarda a Trento soprattutto come a una città sostenibile e aperta al futuro anche grazie all’impulso di una comunità notevole di studenti e studentesse provenienti da altre parti d’Italia e del mondo.

Arricchimento e vantaggi reciproci sono stati sottolineati dal rettore, per il quale la chiave del successo è la simbiosi tra comunità cittadina e comunità universitaria. Deflorian ha evidenziato poi come alcune attività inserite nel Piano 2022 siano a costo zero, ma di grande valore. Un invito, quindi, a valorizzare le iniziative anche per l’impatto che hanno sulla comunità e non solo a valutare l’importanza delle cose in base alla loro monetizzazione.

Ciò accade perché il protocollo d’intesa permette all’Ateneo di mettere a disposizione i risultati dei suoi studi, della sua ricerca, e diventa così un formidabile canale di trasferimento delle conoscenze d’aiuto alle politiche pubbliche. Qualche esempio? La collaborazione sulla presentazione di progetti di dottorati per la pubblica amministrazione nell’ambito del Pnrr o le iniziative di Wayfinding, cartografia e geografia urbana e City Climate Monitoring o, ancora, la candidatura di Trento a capitale europea del volontariato 2024.

Sulla possibilità che l’accordo offre di portare nuove competenze all’interno delle politiche pubbliche si è soffermata Livia Ferrario, direttrice generale del Comune di Trento e componente del Comitato di coordinamento del protocollo UniCittà. Le attività riguardano tanti aspetti e danno l’opportunità all’Ateneo di mettere in pratica quello che si studia al suo interno. A questo proposito si è sentita l’esigenza di favorire l’incontro tra temi di interesse per il Comune di Trento e attività della comunità universitaria (come tesi di laurea e di dottorato, laboratori applicativi, challenge e progetti europei) con un’attenzione particolare al coinvolgimento della componente studentesca. Per questo, oltre al sostegno dato a iniziative che partono da studenti e studentesse, è nato il progetto Vetrina, spazio virtuale di comunicazione e informazione sulle priorità strategiche del territorio comunale per valorizzazione il lavoro di studio e di ricerca su temi di interesse per la realtà locale.

Marco Tubino, professore del Dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica e coordinatore del Comitato di coordinamento del protocollo UniCittà, ha ribadito come la città sia il primo luogo dove si sperimenta e si mette in pratica ciò che si studia e come la Vetrina possa sostenere lo sviluppo di nuove professioni.

Ha anche parlato delle idee come start-up che poi danno vita a progetti concreti. È accaduto così con Nutrire Trento, il progetto più longevo tra quelli nati all’interno di UniCittà, che si è sviluppato attraverso varie fasi e azioni per la sostenibilità della produzione e del consumo alimentare e che ora coinvolge circa 50 famiglie e una decina di produttori locali.

Sulla questione controversa della movida, che divide residenti e giovani, Tubino ha ricordato lo studio curato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale con il coinvolgimento della comunità studentesca, nonché il contributo che si offrirà nell’ambito di Trento SìCura.

Ha quindi parlato di una serie di altre azioni che vedono Università e Comune lavorare insieme dall’aggiornamento del Piano regolatore alla mobilità, dal bilancio di genere e contrasto alla violenza contro le donne ad aspetti economici e sociali e di politiche turistiche.

Il programma completo delle attività 2022 sarà disponibile a breve sul sito di UniCittà