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Vita universitaria

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PIÙ FACILE

HousingAnywhere ti aiuta a trovare casa all’estero

22 luglio 2014
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Monica Agostini
di Monica Agostini
Referente per la comunicazione del Sistema bibliotecario di Ateneo dell'Università di Trento.

La partenza per un soggiorno di studio all’estero è spesso accompagnata da grande entusiasmo: nuove realtà, nuove persone da conoscere, nuove opportunità, e la prospettiva di trascorrere un periodo davvero speciale. A volte però ci si scontra subito con alcuni problemi pratici, prima di tutto la ricerca di un alloggio. Se non si conosce la città e non si può contare sui consigli di chi c’è già stato, ci si trova disorientati e si teme di fare una scelta sbagliata. Capita che si aggiunga anche il problema di come gestire la propria abitazione durante i mesi di permanenza all’estero, in dubbio se continuare a pagare l’affitto o chiudere il contratto e rimettersi alla ricerca di un’altra sistemazione, una volta rientrati. 

Per far fronte a questo tipo di problemi, il servizio HousingAnywhere, nato nel 2009 dall’idea di un gruppo di studenti di Rotterdam per facilitare la mobilità interuniversitaria, propone una soluzione semplice e affidabile.
Si tratta di una piattaforma che permette agli studenti universitari di inserire gratuitamente offerte di appartamenti o camere, che possono poi essere selezionate da chi ricerca alloggio.
Collegandosi al sito web dedicato, lo studente in partenza per un viaggio di formazione all’estero può visualizzare l’offerta di stanze o appartamenti nella città di destinazione; per ogni alloggio sono disponibili una foto, una breve descrizione con l’indicazione del prezzo e delle modalità di contatto con il referente, l’esatta collocazione sulla piantina della città. Allo stesso modo, previo accordo con il proprietario, lo stesso studente può mettere a disposizione la propria sistemazione per il periodo di assenza all’estero; sarà sufficiente compilare alcuni campi obbligatori descrittivi dell’alloggio e l’annuncio sarà online in tempi brevissimi. Non necessariamente l’offerta deve riguardare appartamenti indipendenti: anche chi vive con i genitori può mettere a disposizione la propria stanza a chi intenda fare un’esperienza di piena integrazione con la realtà del posto. 

Per registrarsi e fruire del servizio è necessario fornire la e-mail istituzionale rilasciata dall’ateneo; tutta la comunità universitaria, quindi, potrebbe servirsi di questa opportunità, anche se il per 95% dei casi l’utilizzo avviene da parte di studenti. 
Un sito come tanti altri, si potrebbe obiettare. In realtà, rispetto agli innumerevoli siti di annunci di questo tipo, HousingAnywhere ha dei punti di forza: è gestito da studenti e quindi molto attento alle esigenze dei ragazzi; vanta una sorta di avallo istituzionale garantito dalla collaborazione delle università; è pensato anche per soggiorni di breve periodo. Inoltre, permette un contatto diretto tra studente e studente senza intermediari, limitando in tal modo la possibilità di incomprensioni.
In Italia il servizio è ancora giovane, se si considera che le prime università aderenti sono state Bologna e Bolzano nel 2012. In questi primi anni sembra funzionare tutto per il meglio: non si sono segnalati grossi problemi e il numero di università che partecipano al progetto si sta continuamente espandendo, non solo in Europa, ma anche in Asia e nel continente americano. Trento ha sottoscritto l’accordo all’inizio di quest’anno e si prevede che a fine estate, quando molti studenti inizieranno la loro esperienza all’estero, crescerà sensibilmente il numero di offerte. 

L’ostacolo maggiore finora sembra essere una certa resistenza da parte dei proprietari, inizialmente diffidenti verso questa forma di scambio, ma per contro anche disposti a rivedere le proprie posizioni, una volta informati dello scopo della piattaforma e rassicurati sulla piena legalità del servizio.