Foto di Roberto Bernardinatti, archivio Università di Trento

 

Vita universitaria

​RICERCA BIBLIOGRAFICA PIÙ RAPIDA E AMICHEVOLE

Con il “Discovery” un’unica interfaccia per consultare banche dati e cataloghi

23 ottobre 2014
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Monica Agostini
di Monica Agostini
Referente per la comunicazione del Sistema bibliotecario di Ateneo dell'Università di Trento.

Un’accurata ricerca bibliografica presuppone una certa destrezza nell’uso degli strumenti per il recupero dell’informazione quali cataloghi, banche dati, metamotori. Non sempre però è facile orientarsi nell’eterogeneo mondo delle risorse bibliografiche, e al termine della ricerca è frequente ritrovarsi con la sensazione di non essere riusciti a recuperare tutto l’esistente sull’argomento.

Negli ultimi anni molte biblioteche si sono dotate di strumenti, chiamati discovery tool, in grado di ottimizzare tempi e risultati della ricerca. Attraverso un’unica interfaccia questi strumenti riescono ad esplorare simultaneamente le risorse informative della biblioteca, cartacee e digitali, restituendo risultati pertinenti, omogenei e organizzati.

Da qualche mese anche la biblioteca di Ateneo ha messo a disposizione sulla homepage uno strumento di questo tipo, il Discovery prodotto da EBSCO, che semplifica la ricerca e valorizza importanti risorse altrimenti poco visibili o scarsamente utilizzate.

Immettendo i termini in un unico campo stile Google o utilizzando una maschera di ricerca più articolata, possono essere recuperate informazioni bibliografiche su libri, articoli, e-books, risorse open access e molte altre tipologie di documenti, reperibili fino a qualche mese fa solamente mediante l’interrogazione dei singoli cataloghi. Ad ogni risultato è legata una scheda con i dettagli bibliografici e la possibilità di un collegamento diretto al testo completo, se disponibile. La lista dei risultati, facilmente personalizzabile attraverso una vasta scelta di opzioni, può essere salvata nello stile citazionale desiderato.

Il numero e la pertinenza dei risultati è controllabile tramite il sistema a faccette che, raggruppando i risultati in categorie, consente un affinamento guidato e progressivo della ricerca.

Se si accede con le proprie credenziali si ha inoltre la possibilità di organizzare i risultati in cartelle, che si possono anche condividere con altri utenti. E tra i vari servizi, il Discovery propone anche un sistema di alerting che segnala periodicamente via mail i nuovi documenti relativi alla ricerca di interesse.

Molti dunque sono i motivi per scegliere l’innovativa ricerca con il Discovery, che garantisce amichevolezza e celerità senza andare a scapito della completezza e pertinenza dei risultati.

Banche dati e cataloghi rimangono comunque sempre accessibili, sia perché il Discovery non contiene per intero le risorse della biblioteca sia perché ognuno di essi, consultato singolarmente, può offrire qualche servizio in più, ad esempio il tesauro, particolarmente utile in caso di ricerche molto specifiche.

Per rispondere sempre meglio alle esigenze degli utenti, il Discovery è uno strumento in continua evoluzione. Tutti possono contribuire al suo miglioramento inviando suggerimenti e proposte direttamente ai bibliotecari o compilando il questionario, in evidenza sulle schermate di ricerca.

Accesso al Discovery, guide e approfondimenti sono disponibili partendo dalla pagina dedicata sul portale del Sistema Bibliotecario di Ateneo.