Gli studenti con Barbara Poggio, Cristiano Vezzoni e Paola Bodio. Foto archivio Università di Trento.

Vita universitaria

L’UNIVERSITÀ DI TRENTO PROMUOVE L’ACCOGLIENZA

Un progetto per studenti richiedenti asilo in Trentino

26 ottobre 2017
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L’UNIVERSITÀ DI TRENTO PROMUOVE L’ACCOGLIENZA
di Paola Bodio
Lavora presso l’Ufficio Equità & Diversità dell’Università di Trento.

Il nostro Ateneo ha tra i propri principi di riferimento l’equità e la valorizzazione di tutte le diversità presenti all’interno della società. Sulla base di questi principi, e a seguito del crescente fenomeno migratorio di questi ultimi anni, l’Università di Trento ha attivato dal 2015 un progetto di accoglienza a favore di richiedenti asilo e rifugiati. Il progetto consente, a chi è in possesso del titolo di studio adeguato e si è trovato costretto ad abbandonare la propria terra trovando rifugio in Trentino, di accedere ai nostri percorsi universitari.
Con questo obiettivo, l’Università di Trento si è fatta promotrice dell’accoglienza con la finalità dell’integrazione e si sta fortemente impegnando nel promuovere varie iniziative, che coinvolgono anche gli studenti dell’Ateneo, a favore di tutti i richiedenti asilo e dei rifugiati accolti sul territorio della Provincia di Trento. È inoltre motivo di orgoglio per l’Università essere parte attiva della European University Association, promotrice della campagna Refugees Welcome Map, che documenta l'impegno delle organizzazioni a sostegno dei rifugiati in 31 Stati dell’Europa.

Il “Progetto sperimentale per l’accoglienza in Università di richiedenti asilo politico presenti in Trentino” nasce nel 2016 dal Protocollo di Intesa stipulato tra l’Università di Trento e la Provincia autonoma di Trento, valido fino al 2021. L’intento del Protocollo è di garantire all’inizio di ogni anno accademico a 5 studenti, già presenti in altri progetti di accoglienza del territorio e selezionati da Cinformi (Centro Informativo per l’Immigrazione), la possibilità di iniziare o proseguire gli studi presso il nostro Ateneo a condizioni agevolate. L’Opera Universitaria di Trento si è impegnata ad assegnare vitto e alloggio gratuiti agli/alle studenti/esse richiedenti/titolari di protezione internazionale e iscritti ad un corso di studio o a corsi singoli.

Gli studenti accolti nell’ambito di questo progetto negli ultimi due anni accademici sono 7: Ayad, Christelle, Evelyne, Fara Kaba, Juan, Lamin e Laurie.
Tra i primi a cui l’Università di Trento ha dato l’opportunità di proseguire gli studi ci sono Lamin del Gambia e Christelle della Repubblica del Camerun. Persone con storie difficili alle spalle che con grande volontà e impegno hanno affrontato, e affrontano quotidianamente, oltre alle problematiche di ogni comune studente, grandi difficoltà linguistiche e culturali. La lingua, prima ancora della cultura, rappresenta un ostacolo non irrilevante. Christelle , arrivata in Italia nel 2015 senza conoscere la lingua italiana , è riuscita a superare il test di ammissione per la laurea triennale in Servizio Sociale già nella sessione di aprile 2017, come Lamin che ha superato il test di Ingegneria Industriale nella sessione di settembre 2016 ed è diventato la prima matricola del nostro Progetto sperimentale. Ma, come per ogni studente, gli ostacoli non finiscono dopo il test, a maggior ragione per chi è lontano da casa e non vi può ritornare.

I ragazzi sono seguiti da tutor dedicati, scelti tra gli studenti universitari che ne fanno richiesta; questo è uno strumento molto utile per aiutarli nel superamento dei primi ostacoli con gli esami più impegnativi. Lamin sta studiando analisi matematica da molti mesi e spera di superarlo in questo primo semestre; Ayad, fuggito dall’Iraq un paio di anni fa, è un nuovo studente di Informatica che condivide con Juan la stanza allo studentato di San Bartolameo e con Lamin le lezioni di matematica. Juan è un richiedente asilo che arriva dal Venezuela, sta svolgendo il servizio civile volontario e ha appena superato il test di Lingue: è in Italia da circa un anno e conosce già molto bene la nostra lingua, aiutato dalla frequenza dei corsi al Centro Linguistico di Ateneo; con lui si sono immatricolate a Lingue anche Laurie e Evelyn, due ragazze arrivate insieme dalla Costa D’Avorio; al Dipartimento di Lettere segue corsi singoli anche Fara Kaba, che arriva dalla Guinea Conakry e che nel suo paese aveva già concluso un percorso universitario in giurisprudenza.

A questi ragazzi il nostro più caro augurio per il loro percorso universitario e soprattutto per il loro futuro.