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Vita universitaria

UNA SFIDA PER FUTURI GIURISTI

54 studenti di Giurisprudenza provenienti da tutta Italia hanno partecipato alla XII National Moot Court Competition 2015 promossa dall’associazione universitaria ELSA Trento

10 aprile 2015
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Valerio Valentini
di Valerio Valentini
Studente dell’Università di Trento, sta svolgendo uno stage presso l’Ufficio Stampa di Ateneo.

La toga nera che indossano è un oggetto con cui ancora non hanno dimestichezza: lo si capisce dall’impaccio con cui, in parecchi, continuano a sistemarsela sulle spalle, nella paura che cada. Mai, prima d’ora, si erano ritrovati a dover sostenere un’arringa o una requisitoria davanti a una folla di estranei, sotto lo sguardo severo di una corte di giudici. Poco importa che il dibattimento in cui sono coinvolti non condurrà ad una vera sentenza di tribunale: questa rappresenta, per molti di loro, la prima esperienza forense della loro carriera. 

Tecnicamente si chiama mooting, parola inglese che indica la simulazione di un processo: si tratta di una pratica sempre più diffusa anche in Italia e che gli stessi cittadini trentini hanno potuto conoscere. Ad organizzare la XII National Moot Court Competition 2015 – che si è svolta nei giorni di venerdì 27 e sabato 28 marzo a Trento nella sala della Fondazione Bruno Kessler – sono stati i membri dell’associazione universitaria ELSA Trento (sezione locale dell'associazione internazionale The European Law Students' Association). E i numeri relativi all’iniziativa ne testimoniano il successo: a partecipare alla gara sono stati, quest’anno, ben 54 studenti di Giurisprudenza, provenienti da tutta Italia e divisi in 18 squadre (6 in più rispetto all’edizione precedente). 

La competizione è stata articolata in due fasi. Nella prima, i concorrenti avevano dovuto redigere e inviare due memorie, una per l’accusa e una per la difesa, con le argomentazioni relative ad un caso redatto da un comitato scientifico presieduto da Gabriele Fornasari, professore di diritto penale dell’Università di Trento. Lo stesso comitato si è occupato di valutare le varie memorie ricevute, attribuendo a ciascuna un punteggio che si è poi sommato con quello della seconda fase. Quest’ultima è consistita in un dibattimento nel quale le varie squadre si sono affrontate esponendo oralmente le proprie deduzioni. Dopo le semifinali, che si sono svolte venerdì 27, il Collegio giudicante ha selezionato le 4 squadre finaliste; sabato 28, infine, è stata proclamata la formazione vincitrice. Prima classificata è risultata una squadra di Perugia, composta da Fabio Antonio Siena e Silvia Rossi; al secondo posto la coppia di Siena, Giulia Zani e Biagio Distefano, mentre sul terzo gradino del podio è salita una delle squadre di Trento, formata da Michele Valente e Andrea Tigrino. 

Ciò che ha reso la sfida particolarmente interessante è stato il fatto che, fino alla vigilia, nessuna squadra sapeva se, l’indomani, sarebbe stata chiamata a sostenere l’accusa oppure la difesa nel corso del dibattimento. Ed è per questo che il caso intorno al quale si è istituto il processo è stato concepito dal comitato del professor Fornasari per essere il più equilibrato possibile, così da non favorire nessuna delle due parti in causa. Un caso, tra l’altro, quanto mai vicino alla cronaca nera di queste ultime settimane: due ladri uccidono, nel corso di una sparatoria, il custode della villa che avevano progettato di svaligiare. Non solo. A movimentare ancor più la competizione nella sua fase saliente, il collegio giudicante ha deciso di introdurre un elemento aggiuntivo, che ha costretto le quattro squadre finaliste (oltre alle tre premiate, anche quella proveniente da Bari) a rivalutare alcuni aspetti del caso e a modificare in extremis la loro arringa.

I membri della giuria, professori universitari, avvocati e magistrati di varie città d’Italia, si sono complimentati con le squadre finaliste per l’alta qualità dei loro interventi e hanno manifestato il loro apprezzamento nei confronti della manifestazione. Organizzata interamente dagli studenti di ELSA Trento, la XII National Moot Court Competition 2015 ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, oltreché dell’Unione delle camere penali italiane, della Provincia autonoma di Trento e della Facoltà di Giurisprudenza.