Parco urbano a Vancouver. Foto di Davide Geneletti.

Innovazione

Dalla natura soluzioni per la sostenibilità urbana

Riconoscimenti internazionali da Fondazione von Humboldt e MIT per il lavoro di Davide Geneletti e del suo gruppo di ricerca

29 settembre 2021
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di Davide Geneletti
di Davide Geneletti Professore associato al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica (DICAM) dell'Università di Trento.

Gli spazi verdi nelle città contribuiscono in modo importante alla salute e al benessere psico-fisico della popolazione, come dimostrato da una crescente letteratura scientifica. Gli effetti positivi sono legati ad attività esperienziali − come uscire e giocare, passeggiare e svolgere attività fisica nella natura − e, forse meno intuitivamente, alla mera contemplazione. 

È dimostrato come la possibilità di osservare ambiti naturali − quali ad esempio boschi, alberi, specchi d’acqua − dal luogo di lavoro possa ridurre lo stress e aumentare la concentrazione. Lo stesso vale per le aule scolastiche e le stanze d'ospedale. Per quanto riguarda le prime, sebbene le evidenze non siano ancora consolidate, diversi studi hanno rivelato correlazioni tra la presenza di verde nelle aree circostanti le scuole e le prestazioni scolastiche degli alunni, così come alcuni loro parametri fisiologici (ad esempio il livello di cortisolo). Analogamente, la distribuzione di aree verdi e di spazi naturali in genere all’interno del tessuto urbano è stata associata a benefici per la salute mentale, sia a breve che a lungo termine (ad esempio per ridotto consumo di antidepressivi). 

Oltre a questo, le aree verdi forniscono una serie di altri “servizi ecosistemici”, direttamente o indirettamente collegati al benessere antropico, tra cui il raffrescamento e il contributo al comfort climatico, la riduzione del rumore, la mitigazione degli eventi meteorici estremi, la cattura delle polveri e di altri inquinanti atmosferici. I parchi riducono localmente la temperatura dell'aria grazie all'ombreggiamento e all'evapotraspirazione, contribuendo a mitigare l'effetto isola di calore urbana. Questa riduzione della temperatura si avverte sia all'interno dei parchi stessi, sia in una certa misura all'interno di un'area cuscinetto che li circonda. Da qui l'importanza di pianificare e progettare adeguatamente gli spazi verdi (attraverso un’accurata selezione delle specie arboree, ma anche della loro densità e distribuzione) e la loro ubicazione, considerando la presenza di strutture critiche o di fasce di popolazione particolarmente vulnerabili, come gli anziani.

Forte di queste considerazioni, la recente Strategia dell'Unione Europea per la Biodiversità 2030 invita a "riportare la natura nelle città", promuovendo azioni di rinverdimento urbano, quali la creazione di foreste urbane biodiverse e accessibili, di parchi e giardini, ma anche di orti comunitari, alberature stradali e spazi verdi di ogni tipo, che possano per esempio offrire opportunità ricreative e sportive e, quando necessario, rappresentare vasche di contenimento delle piogge. Il termine utilizzato per questi interventi è quello di “soluzioni basate sulla natura”, in grado cioè di dare risposte a problemi urbani concreti (come ridurre l’intensità delle ondate di calore o aumentare le occasioni di interazione e coesione sociale), migliorando al contempo la biodiversità e la salute degli ecosistemi e la loro capacità di fornire servizi ecosistemici.

Le soluzioni basate sulla natura rappresentano uno degli elementi prioritari dell’agenda UE per la ricerca e l’innovazione, come dimostrato dalle politiche del Green Deal, dalla Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici e dal programma Horizon Europe.

Una delle principali linee di ricerca del nostro Laboratorio (PLANES Lab) ambisce ad approfondire e avanzare la conoscenza relativa ai servizi ecosistemici e alle soluzioni basate sulla natura a supporto della pianificazione urbana e territoriale, delle politiche di uso del suolo e delle strategie climatiche. Nell’ambito del progetto ReNature abbiamo recentemente generato un compendio di soluzioni basate sulla natura adatte all’area mediterranea, con un’interfaccia che permette di identificare soluzioni idonee alla luce del contesto e delle specifiche problematiche da affrontare. Abbiamo inoltre analizzato empiricamente possibili scenari di realizzazione di soluzioni verdi all’interno delle città di La Valletta (Malta) e Las Palmas de Gran Canaria (Spagna), valutandone gli effetti di natura ambientale e relativi alla qualità urbana. 

Un'altra linea di ricerca recente riguarda lo studio dell’impatto sociale delle soluzioni basate sulla natura, in particolare in termini di equità e giustizia ambientale, considerando che questo tipo di interventi sono spesso associati a processi di gentrificazione, ossia al progressivo cambiamento socioculturale di aree urbane. Infine, una delle sfide aperte che ci proponiamo di affrontare, attraverso alcune ricerche avviate da poco, è la capacità di prevedere il rapporto costi-efficacia relativo all’attuazione di soluzioni basate sulla natura per diversi orizzonti temporali (dal brevissimo al medio-lungo termine) e diverse scale spaziali di attuazione: dagli interventi puntuali al livello di quartiere, a quelli sistematicamente estesi a un’area metropolitana. 

Quest’ultimo punto è particolarmente importante per fornire ai decisori strumenti adeguati che possano promuovere soluzioni basate sulla natura, in particolare in contesti urbani con elevata densità demografica ed edilizia, quali quelli che caratterizzano numerose città europee. 

Negli ultimi anni i lavori del professor Davide Geneletti hanno ricevuto molti prestigiosi riconoscimenti internazionali. Tra i più recenti ricordiamo lo scorso giugno il conferimento del Friedrich Wilhelm Bessel Research Award da parte della Fondazione Alexander von Humboldt per le sue ricerche nel campo della pianificazione ambientale. I vincitori del premio sono invitati a svolgere un progetto di ricerca a loro scelta presso un istituto di ricerca in Germania, in collaborazione con colleghi e colleghe specialisti locali, al fine di promuovere ulteriormente la cooperazione scientifica internazionale.
Poco prima, nel mese di maggio, Geneletti era stato uno dei tre vincitori del City Innovative Thinker Award, promosso dal consorzio IFWEN e dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) Pandemic Response CoLab, nell'ambito della Post-Covid-19 City Challenge.
Davide Geneletti coordina il Laboratorio di pianificazione ecologica e sostenibilità urbana (PLANES) del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica (DICAM).


Nature provides solutions for urban sustainability
Davide Geneletti and his research group have received prestigious international awards from the von Humboldt Foundation and MIT

by Davide Geneletti
Associate Professor at the Department of Civil, Environmental and Mechanical Engineering - DICAM of the University of Trento.

Urban green spaces contribute significantly to the health and psychological and physical well-being of people, as demonstrated by a growing scientific literature. The positive effects are related to experiential activities - going out, playing, walking and exercising in nature - and, perhaps less intuitively, to the contemplation of nature. 

It has been shown that the view of nature from the workplace - when you can see woods, trees, bodies of water - can reduce stress and increase concentration. The same goes for classrooms and hospital rooms. As for classrooms, although the evidence is not yet consolidated, many studies have underlined the relationship between the presence of greenery in the areas surrounding schools and the school performance of pupils, as well as health benefits involving physiological parameters (for example, the level of cortisol). Similarly, the distribution of green areas and natural spaces in general within the urban fabric has been associated with benefits for mental health, both in the short and long term (for example, to a reduced consumption of antidepressants). 

In addition to this, green areas provide a number of other "ecosystem services" that are directly or indirectly linked to people's well-being, including cooling and contributing to climate comfort, noise reduction, the mitigation of extreme weather events, the capture of dust and other atmospheric pollutants. Locally, parks reduce the air temperature thanks to shading and evapotranspiration, helping to mitigate the urban heat island effect. This reduction in temperature is felt both within the parks and, to some extent, in the buffer area that surrounds them. That is why it is important to properly plan and design green spaces (by carefully selecting tree species, but also evaluating their density and distribution) and to think about their position, considering the presence of critical infrastructures or of particularly vulnerable population groups, like the elderly.

With this in mind, the recent EU Biodiversity Strategy for 2030 is an invitation to "bring nature back to cities", promoting urban greening actions, such as the creation of biodiverse and accessible urban forests, parks and gardens, but also of community gardens, road trees and green spaces of all kinds, which can, for example, offer recreational and sports opportunities and, when necessary, help drain rainwater. The term used for these actions is "nature-based solutions", that is, capable of responding to real urban problems (like reducing the intensity of heat waves or increasing the opportunities for interaction and social cohesion), while improving the biodiversity and health of ecosystems and their ability to provide "ecosystem services".

Nature-based solutions represent one of the key elements of the EU research and innovation strategy, as demonstrated by the policies of the European Green Deal, the EU Strategy for Adaptation to Climate Change and the Horizon Europe programme. 

One of the main research lines of our Laboratory  (PLANES LAB) aims to deepen and advance knowledge of ecosystem services and nature-based solutions to support urban and land planning, land use policies and climate strategies. Within the ReNature project we have recently created a compendium of nature-based solutions for the Mediterranean area, with an interface that allows users to identify suitable solutions based on the context and the specific problems to be addressed. We have also empirically analyzed possible scenarios to implement green solutions in the cities of Valletta (Malta) and Las Palmas de Gran Canaria (Spain), evaluating their impact on the environment and urban quality. 

Another recent line of research explores the social impact of nature-based solutions, in particular in terms of fairness and environmental justice, given that these types of actions are often associated with gentrification processes, i.e. the progressive social and cultural change in urban areas. Finally, one of the challenges that we will address through research projects that we have recently launched, is the ability to predict the cost-effectiveness ratio of the implementation of nature-based solutions at different time horizons (from the very short to the medium-long term) and different implementation scales: from specific neighbourhood-level actions, to systematic actions covering an entire metropolitan area. 

This last point is very important to provide decision-makers with appropriate tools to promote nature-based solutions, particularly in urban areas with high population and building density, which is a feature of many European cities. 

[Traduzione Paola Bonadiman]

In recent years, the works of Professor Davide Geneletti have received many prestigious international awards. In June he received the Friedrich Wilhelm Bessel Research Award by the Alexander von Humboldt Foundation for his research work in the field of environmental planning. Award winners are invited to carry out a research project of their choice at a research institute in Germany, in collaboration with local colleagues and experts, in order to further promote international scientific cooperation.
Shortly before, in May, Geneletti was one of the three winners of the City Innovative Thinker Award, promoted by the IFWEN consortium and the Massachusetts Institute of Technology - MIT Pandemic Response CoLab, as part of the Post-Covid-19 City Challenge.
Davide Geneletti coordinates the PLANES Lab (Planning for ecosystem services and urban sustainability) of the Department of Civil, Environmental and Mechanical Engineering - DICAM of UniTrento.