Olimpiadi delle Neuroscienze 2018

Orientamento

ATLETI DELLA SCIENZA: LE OLIMPIADI DELLE NEUROSCIENZE

Sabato 17 marzo l’Università di Trento ha ospitato la selezione regionale

29 marzo 2018
Versione stampabile
di Valeria Lattanzio
Studentessa orientatrice, iscritta alla laurea magistrale in Biotecnologie Cellulari e Molecolari del Centro di Biologia Integrata (CIBIO), Università di Trento.

Le Olimpiadi delle Neuroscienze sono una competizione che mette alla prova studenti e studentesse delle scuole medie superiori, di età compresa fra i 13 e i 19 anni, sul grado di conoscenza nel campo delle neuroscienze. La competizione nasce nel 2009 con un piccolo numero di scuole partecipanti e supportata dalla Società Italiana di Neuroscienze, società scientifica nazionale che promuove la conoscenza del sistema nervoso e delle neuroscienze. Attualmente all’iniziativa partecipano istituti su tutto il territorio nazionale per un totale di più di 5.000 studenti. I vincitori delle selezioni nazionali si sfideranno all’International Brain Bee (IBB), competizione internazionale che si svolgerà a Berlino dal 7 all’11 luglio.

Sabato 17 marzo si è svolta presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento la selezione regionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Hanno partecipato cinque ragazzi per ogni istituito della regione che si sono sfidati su una prima prova di gruppo basata sulla risoluzione di un cruciverba, seguito da prove individuali a risposta multipla e quesiti orali. I vincitori della competizione rappresenteranno il Trentino-Alto Adige nella gara nazionale che si svolgerà a Catania.

“L’obiettivo dell’iniziativa “ – spiega Yuri Bozzi, da anni referente e coordinatore per la regione Trentino-Alto Adige e professore presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento – “è quello di sensibilizzare gli studenti verso un campo che attualmente è considerato una frontiera delle scienze biomediche in costante crescita ed evoluzione. Allo stesso tempo, si vuole anche portare all’attenzione degli studenti una materia non curricolare, che normalmente viene integrata nelle materie scolastiche quali scienze e biologia. Rappresenta quindi una possibilità di accrescere la propria passione per l’arte e la ricerca delle scienze del cervello ma anche per scovare sempre nuovi talenti per il futuro.”

Durante la preparazione per questa competizione, studenti e studentesse affrontano un approccio allo studio completamente diverso da quello scolastico e molto simile a quello universitario. La preparazione è autonoma, basata sulla consultazione di testi consigliati e la partecipazione a conferenze e seminari con scienziati e ricercatori. A fare la differenza quindi è la motivazione personale e la curiosità di scoprire una macchina così complessa come il sistema nervoso. Ospite della selezione regionale è stato il professor Jorge Jovicich, docente presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento e ricercatore presso il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMEC), il quale ha tenuto un convegno riguardo l’imaging celebrale, tra le più innovative tecniche di acquisizione di immagini celebrali.

“La novità è la possibilità di poterci confrontare con altri studenti, di relazionarci, conoscere nuovi punti di vista e sperimentare il gioco di squadra” affermano gli studenti partecipanti, che per la prima volta possono mettere alla prova le proprie conoscenze attraverso il confronto con studenti di altri istituti.

I vincitori dell’avvincente sfida fatta di giochi di squadra, spareggi e tanta concentrazione, sono tre ragazzi del Liceo Scientifico Torricelli (Bolzano) e del Liceo classico Prati (Trento). Saranno loro a rappresentare il Trentino-Alto Adige nella sfida nazionale a Catania.