Cittadinanza attiva in spazi urbani accoglienti
Durata: 3 ore (dalle 16 alle 19)
Prof.ssa Claudia Battaino e Prof. Paolo Fossati
Usandoli, gli spazi definiscono i limiti fisici e dunque formano i comportamenti sociali. La capacità di una cittadinanza di pensare spazi aperti e fluidi è indicativa di una condizione dello spirito, di un modo di costruire gli strumenti per essere capaci di mettere in crisi gli spazi usati e di conseguenza desiderare che vengano realizzati spazi riconoscibili nei quali un individuo e una società può rifiutare disfunzionalità o marginalità tout court.
Edifici residenziali in housing sociale, se non scuole o piazze, intesi nell’accezione di spazi della comunità, spazi in mixitè, spazi liberi del poter stare e nello specifico, con servizi all’abitare di isolato e di blocco se non di scala, sono espressioni di un desiderio di tradurre la democrazia in elementi materiali della città, la quale - allora - è più di un spazio di controllo sociale formato dall’ assemblaggio di condomini, di strade e parcheggi ed è invece uno strumento per realizzare bisogni di ordine superiore e per conservare il senso di identità.