Lo specchio di Averroè

Descrizione

Che cosa succede quando la teoria di Averroè sull’intelletto è osservata, circa cento cinquant’anni più tardi, con gli occhiali di un suo commentatore ebreo? E che cosa succede a noi, quando indossiamo quegli occhiali? La lezione di Roberto Gatti risponderà a questi interrogativi spiegando come Gersonide, commentatore ebreo della prima metà del XIV secolo, ha descritto l’evoluzione del pensiero di Averroè sull’intelletto materiale. In occasione della lezione, verrà presentato il volume di recente pubblicazione di Roberto Gatti “Come l’uom si etterna. Traduzione annotata del Commento di Lewi ben Gershom (Gersonide) ai tre Opuscoli di ibn Rushd e figlio sulla felicità mentale” (Claudiana 2021).

Si tratta della prima traduzione italiana – corredata di ampia introduzione e di note filologiche e storiche –, di un’opera inedita di uno dei maggiori esponenti della filosofia ebraica medievale, Gersonide (1288-1344), figura di spicco dell’aristotelismo ebraico e autore di una serie di Supercommentari ai Commenti di Averroè alle opere di Aristotele. Il testo tradotto, appartenente a quest’ultima tipologia, è il Commento a tre Epistole di Averroè e figlio, il cui intento è di individuare i fattori che rendono possibile la conoscenza e la natura della «felicità mentale», grazie alla quale al culmine del suo processo conoscitivo l’uomo raggiunge l’immortalità. Il Commento mostra come anche il mondo ebraico medievale abbia avuto conoscenza degli esiti più radicali della noetica di Averroè.

Modalità di partecipazione

La partecipazione in presenza è riservata a studenti, dottorandi e docenti dell'Università di Trento. Gli esterni potranno partecipare da remoto, previa compilazione del form.