Creatività sostenibile

Conversazione con Giorgio Battistelli, Direttore artistico dell’Orchestra Haydn - Leone d’Oro alla carriera 2022

“il compositore rischia di rimanere rinchiuso in un universo solipsistico: ho dato, quindi, al mio lavoro di direttore artistico una funzione politico-culturale che mi permettesse di non essere distratto da me stesso, ma proteso ad alimentare un rinnovamento del sistema”

Con queste parole il compositore Giorgio Battistelli, uno dei principali punti di riferimento della composizione musicale italiana e internazionale, individua nella progettualità culturale uno dei principali fondamenti di una creatività sostenibile, che con il solo atto creativo individuale è destinata, oggi come in passato, ad estinguersi (questo è il destino, ad esempio, di molta musica d’arte contemporanea). Ciò non significa mettere al bando l’utopia, linfa vitale di ogni rinnovamento, bensì offrirle una chance di esistenza entro i limiti di ciò che è materialmente possibile. Questo è uno dei compiti più importanti della figura del direttore artistico, le cui scelte sono in costante dialogo con la realtà socio-economica e politica, ma anche, non di rado, in rapporto dialettico con essa, secondo un’attitudine critica che anziché adattarsi al contesto, ne mette in luce anche le discrasie e le contraddizioni.