Migrazioni sonore. Vicende della musica italiana in America nel secolo XIX

La progressiva affermazione in America della cultura italiana, rimasta pressoché sconosciuta ai locali fino ai primordi dell’Ottocento, si deve anzitutto a un nucleo di eccezionali pionieri giunti nel Nuovo Mondo con molti decenni d’anticipo rispetto al fenomeno squisitamente migratorio. Il più noto tra essi era senz’altro Lorenzo Da Ponte, l’insigne drammaturgo principalmente noto per la collaborazione con Wolfgang Amadeus Mozart (suoi i libretti di Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte), il quale dopo aver scelto di trasferirsi Oltreoceano e cambiar vita ebbe l’obiettivo di promuovere da quelle parti la conoscenza della lingua e letteratura italiana, anche attraverso l’esperienza artistica maturata a contatto col belcanto. Insieme a lui presero parte all’impresa altri grandi ingegni musicali e teatrali come il compositore Filippo Traetta, il tenore rossiniano Manuel García e l’esule patriota Piero Maroncelli, fornendo un contributo determinante per la definizione di un canone artistico, culturale e imprenditoriale divenuto al giorno d’oggi un vero e proprio brand dell’italianità. 

Ne discutono : 

Giuseppe Gerbino (Columbia University, New York)
Marco Gozzi (Università di Trento)
Lucia Marchi (Università di Trento)
Francesco Zimei (Università di Trento)