Seminario

Memory studies in Trento – Multidisciplinary perspectives (con Alessandra Galizzi Kroegel e Hannes Obermair)

Studiare la memoria a Trento – Prospettive multidisciplinari
8 maggio 2024
Orario di inizio 
14:00
Palazzo Paolo Prodi - Via Tommaso Gar 14, Trento
Room 113, Department of Humanities
Organizzato da: 
Giorgia Proietti
Destinatari: 
Tutti/e
Partecipazione: 
Ingresso libero
Referente: 
Giorgia Proietti
Contatti: 
staff di Dipartimento Lettere e Filosofia
0461 282913
Speaker: 
Alessandra Galizzi Kroegel e Hannes Obermair

Memoria corta? I musei europei e la restituzione dell’arte africana / Bad Memory? European Museums and the Restitution of African Art

  • Alessandra Galizzi Kroegel, Università di Trento

I musei, luoghi per eccellenza deputati alla memoria, rivelano una sorprendente indifferenza verso di essa quando si tratta di risalire alla provenienza presumibilmente discutibile – sul piano morale e/o legale – di alcuni oggetti delle proprie collezioni. Ciò è emerso con chiarezza nel corso degli ultimi trent’anni, quando i musei occidentali hanno iniziato a ricevere in modo sempre più pressanterichieste di restituzione prima di opere che rientrano nella categoria della cosiddetta nazi-looted art,poi di beni culturali che furono sottratti con la forza ai loro paesi d’origine in epoca coloniale.

Nell’intervento dell’8 maggio si illustrerà brevemente il caso dell’Africa subsahariana che perse in questo modo il 90% del proprio cultural heritage, oggi conservato nei principali musei etnologici d’Europa. La restituzione di questo materiale, a lungo rifiutata dalle istituzioni occidentali, inizia solo oggi a essere presa in considerazione, e in alcuni casi è già avvenuta. Si tratta di una svolta fondamentale dal punto di vista culturale e politico di cui esamineremo le tappe principali.

Alessandra Galizzi Kroegel (Ph.D. in the History of Art, The Johns Hopkins University) è ricercatore di Museologia e Storia della Critica d’arte presso l’Università di Trento. Ha due principali campi di ricerca: il Rinascimento italiano, con particolare attenzione all’iconografia mariana, e gli studi museali, ambito in cui segue da anni l’evoluzione dei musei tedeschi in seguito alla Riunificazione. Ha iniziato a interessarsi di restituzioni museali dopo aver partecipato attivamente alle trattative per il ritorno di un prezioso ricamo boemo del XIV secolo, che nel 2010 è stato restituito al Museo Diocesano Tridentino dal Museum of Fine Arts di Boston.

La mostra berlinese “Deutscher Kolonialismus” del 2016/17 e il dibattito postcoloniale in Germania / The 2016/2017 exhibition ‘Deutscher Kolonialismus’ in Berlin, and post-colonial debate in Germany

  • Hannes Obermair, Eurac, Bolzano

Il Deutsches Historisches Museum di Berlino, nato nel 1987 sotto l‘egida del governo CDU di Helmut Kohl e sin dall’inizio sismografo dei dibattiti sull’uso pubblico della storia in Germania, nel 2016/17 affrontò il tema del colonialismo tedesco, partendo dalle sue stesse collezioni. Con una grande mostra e un importante catalogo, il museo scelse per la prima volta in Germania da parte di un’istituzione statale, di inserire la storia nazionale criticamente in un contesto di razzismo, violenza e genocidio, anche prima dell’avvento del nazismo. Da allora, anche con l’apertura del discusso Humboldt Forum nel 2021, sempre a Berlino, il dibattito postcoloniale ha assunto una notevole dimensione pubblica, fra revisionismi di sorte e importanti aperture discorsive. 

Hannes Obermair è Senior Researcher (Philosopher-in-Residence) presso Eurac Research di Bolzano. Dopo il dottorato di ricerca in storia e filosofia presso le Università di Innsbruck e Vienna egli è stato attivo nel settore archivistico e espositivo e ha pubblicato diverse monografie, da ultimo Blicke von aussen - Blicke von innen (Chronos Verlag, Zurigo 2024).