Martedì, 23 agosto 2022

L'Università di Trento piange la scomparsa di Lev Petrovich Pitaevskii

Fisico teorico a livello mondiale, dal 1998 aveva lavorato all'Università di Trento

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Cordoglio all’Università di Trento per la scomparsa di Lev Pitaevskii, fisico di origini russe, che dal 1998 aveva lavorato all’Università di Trento presso il Dipartimento di Fisica.

Lev Pitaevskii proveniva dalla scuola russa creata da Lev Landau attorno alla metà del secolo scorso ed era uno dei fisici teorici più importanti a livello mondiale nel campo della fisica statistica e della fisica della materia.

Co-autore di alcuni volumi della prestigiosa collana Landau-Lifshitz di fisica, ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo della teoria della condensazione di Bose-Einstein, oggi oggetto di studi ed esperimenti in centinaia di laboratori in tutto il mondo.

Fu professore alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di UniTrento dal 1998 al 2008, e collaborava - anche se in pensione - con il Dipartimento di Fisica e in particolare con il gruppo BEC (Bose-Einstein Condensation), realtà di punta della ricerca che vede impegnati il CNR - Centro Nazionale delle Ricerche in collaborazione con UniTrento.

Numerosi i riconoscimenti assegnati durante la sua vita; per citarne solo alcuni: il Premio Fermi 2018, il premio Pomeranchuk, il senior BEC Prize, il Lars Onsager Prize 2021 

Il 6 luglio 2013 l'Università di Trento aveva festeggiato gli 80 anni di Lev Pitaevskii con una cerimonia alla presenza di tre Premi Nobel e la partecipazione di un centinaio di ricercatori provenienti da tutto il mondo.

Il Rettore Flavio Deflorian e tutto l'Ateneo si uniscono al dolore della famiglia.