Le protagoniste della puntata di novembre sono le donne
La 31ma puntata è disponibile su: www.lagrandeguerrapiu100.it
Nel mese di novembre il calendario digitale mette al centro del testo scritto da Alessandro Chebat la figura della donna, cruciale non meno di quella dei combattenti.
La donna nell’industria di guerra, la donna a sostituire gli uomini richiamati dal mondo contadino, la donna come protagonista e come oggetto della propaganda di guerra.
Qui la figura femminile è stata strumentalizzata per gli obiettivi di consolidare il fronte interno. Una propaganda che, pur attingendo a motivi tradizionali, introduceva elementi per una vera emancipazione delle donne.
Fra questi l’emancipazione lavorativa e nelle decisioni relative a se stesse e alla famiglia, a causa dell’assenza forzata di gran parte dei mariti e padri. Spunti che restarono in gran parte inattuati nel dopoguerra, quando gli spazi di emancipazione per le donne tornarono a ridursi.
Vengono presentate testimonianze, che mettono a confronto l’immagine idealizzata della donna nella propaganda con la realtà, spesso difficile, della vita quotidiana.
Vi sono anche tre biografie “ideali”: l’interventista Teresa Labriola, l’infermiera inglese Edith Cavell, giustiziata dai tedeschi in Belgio e divenuta così icona del martirio del popolo belga, e infine Marija Leont'evna Bočkarëva, al comando di truppe femminili combattenti.
L’infografica propone alcuni dati quantitativi sulla corrispondenza di guerra. Un flusso gigantesco di missive e di pacchi venne scambiato fra il fronte interno e i fronti di combattimento, dove erano impegnati milioni di militari, che erano allo stesso tempo mariti, figli, fidanzati, delle donne protagoniste di questa gigantesca corrispondenza di guerra.
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