Venerdì, 8 giugno 2018

All'Università di Trento un forum sull'acqua

Martedì 12 giugno a Palazzo Paolo Prodi oltre 300 ricercatori e ricercatrici d’Europa si confronteranno sulle nuove sfide nella ricerca e nell'ingegneria idraulica

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Qual è la differenza tra un fiume malato e un fiume in salute? In che modo si può ottimizzare l’energia prodotta dall’acqua? Qual è l’impatto dei cambiamenti climatici sull’equilibrio dell’ambiente? Quali interventi sono più efficaci per prevenire il rischio idrogeologico?

Intorno a queste e altre questioni si svilupperà il forum sull’acqua dal titolo “Nuove sfide nella ricerca e nell'ingegneria idraulica”, momento di analisi e confronto che vedrà oltre 300 ricercatori e ricercatrici d’Europa all’Università di Trento da martedì 12 a giovedì 14 giugno.

La IAHR (International Association of Hydro-Environment Engineering and Research), infatti, terrà il suo quinto congresso europeo a Palazzo Paolo Prodi, a Trento in via Tommaso Gar, 14.

Martedì 12 giugno alle 9 l’apertura con il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, l’assessore provinciale alle infrastrutture e all'ambiente Mauro Gilmozzi e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. I lavori, in lingua inglese, articolati in sette sessioni, proseguiranno poi fino a giovedì 14 giugno.

La IAHR (International Association of Hydro-Environment Engineering and Research), fondata nel 1935, è un’associazione scientifica internazionale che riunisce chi opera nella ricerca e nella professione in settori legati all’acqua, alle risorse idriche, all'energia idroelettrica, alla difesa del suolo e dell’ambiente.

È la prima volta che il congresso europeo, che ha cadenza biennale, si tiene in Italia. La prima edizione fu nel 2010 a Edimburgo. Quindi le edizioni successive sono state organizzate a Monaco di Baviera, Porto e Liegi con un crescente interesse da parte di partecipanti e aziende del settore.

Il congresso affronta i temi tradizionalmente collegati all’acqua (idraulica, idrologia, meccanica dei fluidi e costruzioni idrauliche), ma anche le connessioni con morfologia, ecoidraulica, ecologia dell’ambiente acquatico, biofluidi, nuove strategie di difesa contro gli eventi estremi e gli effetti dei cambiamenti climatici.

Le due sessioni plenarie vedranno protagonisti due relatori d’eccezione come Andrea Rinaldo, già professore a UniTrento e ora alla Ecole Polytechnique Federale Lausanne e all’Università di Padova, che interverrà su "River networks as ecological corridors”, e Roman Stoker, professore alla Technische Hochschule Zurigo e al M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology), che si soffermerà su “Plankton hydraulics”.

Le cinque sessioni parallele su argomenti specifici, invece, intendono valorizzare soprattutto i contributi di ricercatori e ricercatrici, professori e professoresse, professionisti e professioniste che presenteranno i lavori di ricerca selezionati nelle scorse settimane dal Comitato scientifico del congresso.

Il quinto congresso europeo di IAHR (International Association of Hydro-Environment Engineering and Research) è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Trento e della Libera Università di Bolzano e con il sostegno di Maccaferri e il supporto di Nortek, Fluxoptica, Aipo Agenzia Interregionale per il fiume Po, Springer, Ing. Paccanelli Servizi & Sistemi, Dolomiti Energia Holding, Redawn Reducing Energy Dependency in Atlantic area Water Networks e media partner Environmental Science: Water Research & Technology.

Programma e ulteriori informazioni: http://event.unitn.it/iahr2018

Nel comunicato stampa le dichiarazioni di Aronne Armanini, professore ordinario di Idraulica al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell'Università di Trento, coordinatore e responsabile scientifico del convegno, presidente del Local Organising Committee.