Giovedì, 22 novembre 2018

Il Premio Demattè 2018 a Stefano Pelizzari, laureato in Filosofia

Una borsa di studio per approfondire il suo progetto di ricerca sul pensiero di Dante alla Columbia University, al fianco dei filosofi Achille Varzi e Teodolinda Barolini

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Forse tu non pensavi ch'io löico fossi! dice beffardo il diavolo mentre ghermisce l’anima di Guido da Montefeltro in un passo del celebre canto dell’Inferno (il 27esimo) dedicato ai consiglieri di frode. Dante descrive il diavolo come un logico, fine ragionatore, capace di discernere con chiarezza e di descrivere con i suoi sillogismi i rapporti di causa effetto.

È solo uno dei tanti indizi che si ritrovano nelle opere di Dante e che mostrano le intuizioni del poeta nel campo del ragionamento astratto in condizioni di incertezza. La capacità di confrontare costi e benefici delle nostre possibili azioni e di calcolare correttamente le conseguenze di scelte individuali e collettive sono anche oggi abilità cruciali. Soprattutto nelle economie di tipo finanziario, dove l’imperativo è quello di dominare l’incertezza attraverso logica e razionalità.

Dante ha dunque qualcosa da suggerire anche su questo fronte. Un economista ante litteram che nelle sue opere usava logica e metodi formali di ragionamento di stampo scientifico-matematico di grande attualità.

È la tesi sostenuta da Stefano Pelizzari, laureato in Filosofia all’Università di Trento nel progetto di ricerca che gli ha permesso di vincere il Premio Demattè 2018.

Grazie alla borsa di studio del valore di 25mila euro, Pelizzari potrà approfondire i suoi studi negli Stati Uniti al Dipartimento di Filosofia della Columbia University al fianco di Achille Varzi e Teodolinda Barolini, docenti di Filosofia e autorità indiscusse del settore.

Con l’attribuzione della borsa di studio a un filosofo – per la prima volta dopo tanti economisti e sociologi – il Premio Demattè riconosce un approccio originale, promettente non soltanto in ambito letterario e filosofico, ma anche per quanto riguarda la logica e la teoria della decisione, discipline rilevanti per la nostra economia e per le scelte di impresa all’interno del mercato. 

Il premio verrà consegnato a Stefano Pelizzari nel corso di una cerimonia che si terrà lunedì prossimo 26 novembre alle 10 nella sede di ISA (Viale Adriano Olivetti, 36). 

Durante la premiazione interverranno il presidente del premio Demattè Michele Andreaus e alcuni membri dell'Associazione Amici Dematté, tra cui Roberto Nicastro e Rudi Bogni in collegamento da Londra.

Sarà presentato il bando per la prossima edizione del Premio che prevede una nuova borsa da 25mila euro destinata a laureati e laureate, dottorandi e dottorande dell’Università di Trento o trentini che abbiano conseguito un titolo in altro ateneo, per compiere all’estero un periodo di ricerca e specializzazione.

Anche in questa edizione saranno valorizzati i progetti di tutte le aree scientifiche, purché abbiano una declinazione di carattere economico, manageriale e aziendalistico, nel senso più ampio del termine. In particolare quelli che si occuperanno di imprenditorialità, imprenditorialità sociale, innovazione sociale e social care, fintech e innovazione finanziaria, coesione sociale, sostenibilità e energie rinnovabili, approccio umanistico e basi filosofiche a supporto delle decisioni economiche e manageriali, ricerca di nuovi paradigmi economici e modelli di business.

Le dichiarazioni di Stefano Pelizzari nel comunicato stampa